E sulla stessa lunghezza d’onda del ministro, il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri, recentemente aveva ribadito: «In questo momento l’obbligo vaccinale assolutamente non serve. Se non per le categorie per cui è stato già deciso. A ogni ondata corrisponde una nostra reazione. E questa volta, nonostante l’ondata, noi non stiamo chiudendo e stiamo andando avanti con sicurezza».
Ma sulla proposta di estendere il Green pass agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, Giorgia Meloni fa sentire la sua voce e dichiara: «Se la sinistra vuole davvero scongiurare il ritorno in massa alla Dad, faccia quello che Fratelli d’Italia chiede da ormai due anni. Ma che non ha mai fatto al governo della Nazione: potenziamento dei mezzi pubblici. Aerazione meccanica controllata delle aule sul modello Marche. Ampliamento degli spazi e sanificazione continua delle classi. Potenziamento del tracciamento e dei test. Lotta alle “classi pollaio”. Giù le mani da bambini e ragazzi e dal diritto all’istruzione».
Una proposta, quella lanciata dalla cordata di sindaci dem, che peraltro arriva a campagna vaccinale per i più piccoli già entrata nel vivo della sua realizzazione. E come sottolineato dalla leader di Fratelli d’Italia, bollata come irricevibile anche dai presidi. Sostenitori numero uno, va da sé, del diritto allo studio. Dirigenti scolastici che, nell’immediatezza della richiesta dei primi cittadini, hanno bocciato l’ipotesi. Un’idea rispedita al mittente finanche dal sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso (Lega), che a riguardo non a caso ha sostenuto: «Sono altre le rivendicazioni da portare avanti: «Chiedere al ministero della Salute di potenziare i tracciamenti. Al generale Figliuolo rinforzi militari per le strutture sanitarie sul territorio. E al Mef e al governo ulteriori 300 milioni per gli impianti di aerazione nelle scuole, dopo i primi 150 stanziati in aprile».