Nuovo veto russo alla bozza di risoluzione Onu sull’estensione del mandato per indagare sulle armi chimiche in Siria. A presentare il testo era stato il Giappone, che aveva proposto un’estensione di 30 giorni del mandato del Meccanismo di indagine congiunta (Jim) per permettere intanto al Consiglio di sicurezza di raggiungere un consenso, scongiurando la scadenza del mandato a mezzanotte. Ma Mosca ha posto il veto sulla bozza e dopo un’ora di consultazioni a porte chiuse fra i rappresentanti dei Paesi membri del Consiglio di sicurezza, il presidente di turno, l’ambasciatore italiano Sebastiano Cardi, ha annunciato che non ci sarà un altro voto, dicendosi “deluso” per il no russo contro uno strumento “cruciale”.
Dal canto suo, l’ambasciatrice americana al Palazzo di Vetro, Nikki Haley, ha accusato la Russia di “farci sprecare tempo”. Quello di ieri contro la bozza presentata dal Giappone per estendere il mandato degli investigatori dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche è il secondo veto russo in due giorni ed il terzo in un mese.