Damasco non ha dubbi. La crisi siriana è il preludio di una terza guerra mondiale, per la quale le autorità locali si dicono pronte. Ancora cauta la Russia, che parla di aggressione, nel caso di un intervento militare in Siria, che non abbia il lasciapassare dell’Onu. Ma gli Usa non mollano. Il premier britannico David Cameron ha ribadito di ritenere giustificato un’azione militare contro il regime di Damasco per aver fatto uso di armi chimiche. Obama dalla Svezia ha invece chiesto alla comunità internazionale di non “restare in silenzio”. “Il primo ministro ed io”, ha ribadito il premier statunitense, siamo d’accordo nel credere che simili atti barbarici non possono passare impuniti”. “Avevo già detto di non meritarmi” il premio Nobel per la Pace, ha poi aggiunto Obama.
La risposta del regime arriva immediata: la Siria non cederà alle minacce occidentali “neanche nel caso di una terza guerra mondiale”: lo ha dichiarato oggi in esclusiva all’Afp il vice ministro degli Esteri siriano, Faysal Moqdad. Tutto questo mentre il Papa lancia l’ennesimo appello alla pace:
“Si alzi forte in tutta la terra il grido della pace!”. Nel corso dell’Udienza Generale in cui erano presenti un centinaio di persone. “Sabato prossimo – ha continuato Bergoglio, vivremo insieme una speciale giornata di preghiera e digiuno, per la pace in Siria e nel mondo intero, anche per la pace nei nostri cuori”. “Rinnovo – ha detto ancora papa Bergoglio – l’invito a tutta la Chiesa a vivere intensamente questo giorno, e, sin d’ora, esprimo riconoscenza agli altri fratelli cristiani, ai fratelli delle altre religioni e agli uomini e donne di buona volontà che vorranno unirsi, nei luoghi e nei modi loro propri, a questo momento”. “Esorto in particolare i fedeli romani e i pellegrini – ha infine concluso il Papa – a partecipare alla veglia di preghiera, qui, in Piazza San Pietro alle ore 19 per invocare dal Signore il grande dono della pace. Si alzi forte in tutta la terra il grido della pace!”. “Cari fedeli di lingua araba – ha detto inoltre Francesco salutando i gruppi provenienti dall’Iraq, dalla Giordania e dall’Egitto – unitevi sempre a Cristo edificando il suo Regno con la fraternità, la condivisione e le opere di misericordia”. “La fede – ha ricordato Francesco – è una forza potente capace di rendere il mondo più giusto e più bello!”. “Siate – ha sollecitato infine il Pontefice – una presenza della misericordia di Dio e testimoniate al mondo che le tribolazioni, le prove, le difficoltà, la violenza o il male non potranno mai sconfiggere Colui che ha sconfitto la morte: Gesu’ Cristo. A tutti voi imparto la Benedizione Apostolica!”