Siria: pattugliamenti terrestri Turchia-Usa in ‘safe zone’

Le forze armate di Turchia e Stati Uniti hanno avviato stamani un terzo pattugliamento congiunto nel nord-est della Siria, dove ad agosto i due Paesi hanno concordato la creazione di una zona di sicurezza. Lo rende noto il ministero della Difesa di Ankara, precisando che l’attivita’ prevede “la partecipazione di veicoli di terra” ed e’ supportata dall’utilizzo di “droni”. Il pattugliamento si svolge in particolare nell’area di Tal Abyad, vicino al confine turco a est del fiume Eufrate. Prosegue cosi’ la preparazione alla creazione di una ‘safe zone’, fortemente voluta da Ankara per allontanare dal suo territorio le milizie curde dell’Ypg, che ritiene “terroriste” ma da anni sono alleate di Washington nella lotta all’Isis.

Molti restano tuttavia i nodi di questa zona cuscinetto, a partire da ampiezza e gestione dell’area. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sostiene di volervi reinsediare almeno 2 milioni dei 3,6 milioni di rifugiati siriani attualmente nel suo Paese, costruendo 200 mila nuove abitazioni per un costo di oltre 26 miliardi di dollari. Il leader di Ankara ha invocato a questo scopo il sostegno economico della comunita’ internazionale, minacciando di aprire le frontiere con l’Europa se non verra’ accontentato.

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