Siria, sospesi i raid turchi dopo l’abbattimento del jet russo

Richiesto vertice Ankara-Mosca il 30 novembre

La Turchia ha deciso di sospendere temporaneamente i raid aerei, coordinati con gli Usa, contro lo Stato islamico in Siria dopo l’abbattimento del Jet russo. Lo rivela oggi il quotidiano Hurriyet, citando fonti anonime della diplomazia di Ankara. Secondo Hurriyet, la sospensione alle operazioni contro l’Is rientra in una decisione presa con la Russia. Da parte sua, invece, la Russia cesserà le sue attività aeree vicino al confine con la Turchia per un tempo indefinito.

Intanto, per distendere la situazione potrebbe esserci a breve un vertice tra Ankara e Mosca. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha infatti chiesto a Putin di organizzare un incontro a Parigi il 30 novembre, a margine della conferenza sul clima, per parlare dell’abbattimento del caccia di Mosca. A confermarlo è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Sul versante più ‘pratico’, ossia quello militare, continuano i raid aerei sul Paese di Assad. Anche se diretti contro lo Stato islamico, gli attacchi provocano comunque danni collaterali. Secondo gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, è di 12 morti, tra cui cinque bambini, il bilancio che arriva da Raqqa, dove è stata colpia la Huttin School. L’osservatorio sottolinea anche che il bilancio delle vittime è destinato ad aumentare in quanto alcuni feriti versano in gravissime condizioni. Sulla zona della scuola sono stati sferrati almeno 11 raid aerei, hanno riferito gli attivisti, spiegando che qualche ora prima i miliziani dell’Is avevano amputato la mano di un giovane accusando di aver ”rubato delle moto”.

Alessandro Moschini

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