La terra purtroppo continua a tremare e sono saliti a 7.500 gli sfollati. Il direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu, che ha subito visitato i luoghi colpiti dal sisma, sottolinea che si è attivata la rete delle relazioni, con l’immediato coinvolgimento del delegato regionale e delle Caritas delle diocesi colpite. È stato allestito a Finale Emilia un Centro di coordinamento Caritas, con una presenza fissa assicurata al momento dalla Delegazione regionale, per facilitare l’incontro con i bisogni rilevati delle disponibilità di risorse materiali e di volontari, consentendo risposte mirate ed evitando iniziative improvvisate che anziché d’aiuto potrebbero essere d’intralcio. Da tutta Italia le Caritas hanno già fatto manifestato vicinanza e disponibilità ad aiutare, così come l’intera rete internazionale, Caritas Europa e Caritas Internationalis si sono dette pronte a contribuire agli interventi di emergenza e a quelli successivi di sostegno alla ricostruzione socio-economica, e alla riaggregazione delle comunità. ”Laddove c’è umanità la Chiesa deve essere presente” ha commentato don Soddu, rinnovando vicinanza in particolare alle famiglie delle vittime e sottolineando che le nuove scosse alimentano la paura e accrescono i disagi. ”Proprio per questo, ha proseguito, è necessario l’impegno di tutti, per restare accanto alla popolazione colpita e per portare aiuti concreti in risposta ai bisogni crescenti”.
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