Sistema Italia: una piramide di privilegi decrescenti

Nel nostro Paese il sistema dei privilegi è a forma piramidale nel senso che ogni classe mantiene i propri privilegi comprando il sostegno della classe inferiore, che paga concedendole qualche privilegio inferiore al proprio. Per pagarlo toglie ricchezza e diritti alle classi inferiori che si trovano alla base di questa piramide ideale,usando i poteri pubblici di cui dispone. Rispetto agli altri Paesi più efficienti e civili, questo sistema si distingue per il fatto che rende co-beneficiari dei privilegi illegittimi strati sociali più ampli, non solo i vertici della piramide. Il tutto è stato usato per creare consenso elettorale, con un dispendio economico notevole e grandi disfunzioni in termini di apparato statale. Da qualche anno però vista la grande crisi economica e finanziaria che ci ha messo in ginocchio, la politica dello Stato va sempre più nella direzione di restringere questa sorta di privilegi allargata, concentrando la concessione degli stessi alle categorie più funzionali al sistema e più dotate di potere di interferenza sulle politiche dei governi che si succedono. Così si è venuta a creare una struttura sociale al cui vertice troviamo i monopolisti delle grandi strutture finanziarie e industriali, poi i beneficiali dei grandi appalti corrotti,giù ancora i parlamentari, le corporazioni intoccabili come quella dei magistrati, i grandi dirigenti di stato ed infine lontani da questi e genuflessi per la continua guerra quotidiana per far quadrare i bilanci di famiglia i poveri cristi lavoratori,sia essi impiegati che operai; categoria a parte i disoccupati sempre con la speranza disattesa di un posto di lavoro. Un vero e proprio sistema feudale moderno, con una differenza fondamentale che nel Medioevo i Monarchi assumevano le responsabilità di quello che facevano ed erano visibili al popolo, oggi la classe dirigente ossia i cosiddetti poteri forti non appaiono e scaricano sul popolo le loro ruberie e malversazioni. Tutto ciò è finalizzato alla produzione, come innanzi già accennato, alla produzione del consenso elettorale, che si basa sulle promesse di leggi ad hoc, di facili finanziamenti, di posizioni monopolistiche, di posti di lavoro, di privatizzazioni, s’intende a favore di pochi eletti. Traduzione in termini più comprensibili, sistema clientelare. Noi italiani siamo stati, quindi, abituati a conoscere questo metodo di democrazia, che ha prodotto fino ad oggi un sistema marcio, fatto di degrado e sfascio. Per cambiarlo non basteranno i professori o i grandi tecnocrati. Quindi perchè stupirsi più di tanto delle vicende laziali, campane, lombarde, calabresi ecc? E’ il sistema Italia che è così.

 

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