Nonostante il blocco delle auto a Milano e a Roma lo smog non è sceso, anzi, nel caso del capoluogo lombardo è addirittura salito. I numeri parlano chiaro. Nella centralina di Milano Pascal il livello del Pm10 è salito da 57 microgrammi al metro cubo a 67, a Senato il livello è passato da 63 a 66 mentre è rimasto stabile a 60 a Verziere, secondo il bollettino giornaliero fornito dall’Arpa. Il valore limite del Pm10 è di 50 microgrammi al metrocubo nella media delle 24 ore. La situazione di superamento del Pm10 permane anche in altre province lombarde con valori che nei capoluoghi hanno raggiunto 67 microgrammi al metro cubo a Monza, 85 a Como, a Bergamo, a Brescia. A Milano dall’inizio dell’anno sono stati 34 i giorni consecutivi nei quali il Pm10 ha superato il valore limite dei 50 microgrammi al metrocubo. Il limite previsto dalla normativa è di 35. Dall’inizio dell’anno sono stati 99. Da Milano alla Capitale i dati non cambiano. Nonostante a Roma ci fossero le targhe alterne rimane nella Capitale l’allarme smog. Secondo quanto si legge nel bollettino giornaliero fornito dall’Arpa Lazio, il limite giornaliero delle polveri sottili è stato superato in 11 centraline su 13. A Roma le centraline hanno registrato 67 a Preneste, 58 a Francia, 56 a Magna Grecia, 53 a Villa Ada, 66 a Cavaliere, 51 a Fermi, 59 a Bufalotta, 57 a Cipro e 58 ad Arenula. I picchi più alti sono stati a Cinecittà dove la centralina ha toccato i 92 e a Tiburtina dove si è arrivati a 76. Alla stazione Tiburtina si è registrato anche il superamento del valore limite massimo orario per NO2 previsto dalla normativa vigente (205 ug/m3 su 200). Valori nella norma nelle centraline di Malagrotta (48) e Castel di Guido (34). Per Graziano Delrio l’ordinanza sulle targhe alterne non è una novità. Il ministro dell’infrastrutture, dice: ‘Le abbiamo fatte eccome, le targhe alterne’, riferendosi alla sua ex carica da Sindaco di Reggio Emilia. Delrio parla anche del problema delle emissioni, che non riguardano soltanto i veicoli a motore, ma anche l’industria e le abitazioni. Infatti una delle fonti principali di inquinamento, è il riscaldamento, soprattutto da parte dei condomini, spiega Delrio. A proposito di Milano il tema della loro riqualificazione energetica sta diventando centrale nei grandi centri urbani. Pochi hanno colto la novità, ma con la legge di Stabilità sono stati resi fruibili anche per le parti comuni, prevedendo che possano essere ceduti in conto lavori, ad esempio, aggiunge Delrio, se la caldaia si rompe si può pagare usando gli incentivi. Il 65 per cento, una parte del risparmio energetico in bolletta. Il piano funziona, garantisco e aggiungo che questo potrebbe creare un mercato di quelle che in gergo anglosassone si chiamano energy saving company. Milano è un esempio positivo perché negli ultimi anni ha puntato sull’efficienza del trasporto pubblico ed è riuscita a ridurre in misura significativa il numero di auto per abitanti, che com’è noto in Italia è il più alto del mondo, se si eccettua forse il Lussemburgo. Delrio sa che non è stato investito in auto elettrica e a idrogeno, e questo è un problema, dice. Qualche passo avanti, aggiunge, in Trentino Alto Adige si sta facendo, per dotare di impianti ad idrogeno la direttrice dell’autostrada del Brennero. ‘Limiti di velocità più bassi, 30 chilometri orari in città e 110 in autostrada, e riscaldamento di uffici pubblici e centri commerciali più basso, così come quello delle case private’, sono i primi punti di un lungo elenco di misure che il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti presenterà agli Enti Locali nel vertice convocato per oggi. Misure non molto innovative che assomigliano ad un palliativo, specie in considerazione del fatto che, ancora una volta, si parla a fianco di queste di un generico rafforzamento del trasporto pubblico che, nel nostro Paese e in alcune città, in particolare Roma che non è certo al livello di una moderna capitale europea, e nemmeno in grado di supportare le esigenze di mobilità dei cittadini.
Cocis