”Non posso dirlo esattamente, so come sta ma non posso parlarne ora”: così Donald Trump quando un reporter gli ha chiesto se aveva qualche informazione sulla sorte del leader nordcoreano Kim Jong-un, sul quale da giorni circolano speculazioni di vario genere.
Kim è assente da eventi pubblici da oltre due settimane. Ha saltato incluso la cerimonia del 15 aprile dedicata al compleanno del nonno Kim Il-sung, il fondatore dello Stato, mentre secondo la Kcna il 12 aprile il leader aveva presieduto un’importante riunione del Politburo.
Da Seul il ministro dell’Unificazione, Kim Yeon-chul, ha detto che ‘il governo sa dove si trova Kim Jong-un’. Secondo la Corea del Sur, il leader nordcoreano potrebbe aver saltato la cerimonia dedicata al nonno per i timori del coronavirus e non perché malato. Il ministro ha definito ‘fake news’ e ‘infodemia’ i rumor sulla sua malattia. ‘Posso dire con sicurezza che non ci sono stati segnali insoliti’ al Nord. Ieri Moon Chung-in, advisor speciale sulla sicurezza nazionale del presidente sudcoreano Moon Jae-in, aveva affermato che il leader nordcoreano “è vivo e sta bene”.
Kim sarebbe stato operato al cuore il 12 aprile, ha riportato la scorsa settimana il Daily Nk, sito di informazioni sul Nord basato a Seul, e starebbe recuperando in una villa sul monte Kumgang. Da allora si sono moltiplicate le voci fino a ipotizzare il decesso o lo “stato vegetativo” per l’inserimento problematico di uno stent coronarico.