“Sui migranti “mi aspetto passi in avanti. Posso dire che sono soddisfatta della bozza di conclusioni, che chiede alla Commissione di precedere spedita”, ha detto la premier Giorgia Meloni arrivando al Consiglio europeo a Bruxelles
Alla riunione pre-Consiglio europeo del Partito socialista europeo a Bruxelles è arrivata anche Elly Schlein. Si tratta del suo esordio da segretaria del Pd. Schlein incontrerà il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro spagnolo per Sanchez e la premier finlandese Sanna Marin, oltre al commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni. Sul tavolo i temi sull’agenda del vertice Ue, tra i quali il nodo sullo stop ai motori a scoppio dal 2035, che i Socialisti discuteranno anche alla presenza del vicepresidente esecutivo della Commissione europea Frans Timmermans.
«Ce lo ha riconosciuto anche il commissario Ue all’immigrazione che ha ringraziato, almeno lei, la nostra Guardia costiera», ha detto replicando poi a Bonelli. Che ha accusato Palazzo Chigi di aver negato la segnalazione di Frontex su Cutro. Quindi il premier Meloni ha ripercorso a volo di uccello le misure e gli indirizzi del governo di fronte al pressing, senza precedenti, degli arrivi via mare. Implementazione delle risorse per fermare gli scafisti aumentando le pene e parallelamente varare un nuovo decreto flussi. Che i passati governi avevano azzerato. «Per offrire misure su come si possa venire in Italia per avere una vita migliore. Quella che in passato è stata promessa ma non data. Anche cooperando con i paesi del Nord Africa con il piano Mattei. Non vi piace?» , ha detto Meloni di fronte ai brusii dell’opposzione. «Beh ragazzi ognuno ha le sue priorità…».
Anche sul blocco navale ha smontato la narrazione della sinistra. «Non ho cambiato idea», ha detto il premier. «Ho sempre pensato a una missione europea in collaborazione con le autorità del Nord Africa. Per portare collaborazione allo sviluppo e lavoro fermando le partenze illegali».
Infine il terreno minato della guerra in Ucraina e l’invio di nuovi aiuti militari a Kiev. Meloni si rivolge direttamente ai deputati 5Stelle. «L’onorevole Scutellà ci dice “fermatevi”. Penso che lo debba dire a Putin. Se ci fermiamo noi consentiamo l’invasione dell’Ucraina. Credo non si debba consentire l’invasione dell’Ucraina, che non vuol dire non lavorare per un piano di pace, non lavorare per una soluzione del conflitto. Pensate davvero che a qualcuno piaccia la guerra. Pensate davvero che qualcuno si diverta a stare in questo quadro?». Poi incalza. «Si parla di pace: mi si può dire quali sono secondo voi le condizioni per aprire un tavolo di trattative? Questo è quello che vorrei sentire se stiamo parlando seriamente di pace. Altrimenti quello che si sta facendo è la propaganda. Sulla pelle di una nazione sovrana, di un popolo libero e del diritto internazionale e questo è irresponsabile».
Sul Patto di Stabilità, ha proseguito, “ci sono visioni sempre abbastanza differenti ma io penso che l’Ue debba imparare dai suoi errori, dal passato. Oggi a tutti sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica, digitale, per le catene di approvvigionamento strategiche. Non si può pensare che gli investimenti necessari a rendere competitivo il nostro sistema non siano tenuti in considerazione nella governance. Per noi sarebbe tragico tornare ai parametri precedenti, serve una governance più attenta alla crescita”. Meloni ha poi aggiunto di essere “in contatto con Emmanuel Macron per un possibile incontro” e che, tra i bilaterali già fissati a margine del vertice, ci sono quelli con il premier polacco Mateusz Morawiecki e greco Kyriakos Mitsotakis.
Rispondendo ad una domanda sulle posizione della Lega sull’Ucraina, Meloni ha aggiunto: “No francamente non mi preoccupano. Al di là delle posizioni espresse per lavorare su una posizione alla quale tutti lavoriamo, ovvero la fine del conflitto, ho detto come la penso: non c’è nell’attuale contesto misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo”.
La commissaria Ue agli Interni, Ylva Johansson, al suo arrivo al summit dei Socialisti Ue a Bruxelles, ha annunciato che la Commissione europea sta “valutando un viaggio in Tunisia con il ministro italiano” Matteo Piantedosi. Il team della commissaria ha poi precisato che la missione dovrebbe tenersi in aprile con la partecipazione anche del ministro francese Gerald Darmanin. “Stiamo lavorando con l’Italia, c’è un ottima cooperazione, ora dobbiamo lavorare con i Paesi d’origine per fermare le partenze”, ha evidenziato Johansson.