“Sogno e son desto – Chi nun tene coraggio nun se cocca ch”e femmene belle”, è lo spettacolo che sarà in scena all’Augusteo di Napoli dal 4 al 10 marzo, ideato e scritto da Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri ed ha un titolo giocoso e provocatorio: protagonista non è il coraggio dei vincitori e degli eroi, ma l’eroismo degli ultimi e dei sognatori. Come gli uomini e le donne cantati dalla musica di Giorgio Gaber e di Pino Daniele; oppure dal teatro di Raffaele Viviani e Nino Taranto. Canzoni e monologhi intrecciano un racconto che …Continua a leggeretocca le corde della solidarietà, dell’umorismo, della pietà e dell’ironia. In questo viaggio-recital Ranieri attraversa il repertorio della grande canzone napoletana e interpreta anche brani dei più celebri cantautori italiani e internazionali: da Fabrizio De Andrè a Luigi Tenco, da Charles Aznavour a Violeta Parra. Massimo nasce a Napoli nel povero quartiere del Pallonetto di Santa Lucia ed è fin da bambino strillone e posteggiatore. Viene poi notato da Giovanni Polito che lo fa debuttare in televisione dove trionfa con la sua bellissima e possente voce. Mauro Bolognini in seguito lo sceglie come protagonista del film “Metello” che gli fa guadagnare il David di Donatello. Interprete poliedrico e versatile, dismessi momentaneamente i panni di cantante si getta nel teatro ed esordisce sul palcoscenico in “Napoli: chi resta e chi parte” di Raffaele Viviani, sotto l’accorta regia di Giuseppe Patroni Griffi. Recita anche ne “Il malato immaginario” di Molière e ne “La dodicesima notte” di Shakespeare, entrambi firmati da Giorgio De Lullo; lavora successivamente con Strehler “L’anima buona di Sezuan”, “L’isola degli schiavi”, Scaparro “Barnum”, “Varietà”, “Pulcinella” di Garinei e Giovannini ed interpreta visceralmente molte opere di Eduardo De Filippo.
Massimo Ranieri viene da tempo identificato come: “A voce e Napoli”. L’orchestra di “Sogno e son desto” è composta da Massimiliano Rosati (chitarra), Flavio Mazzocchi (pianoforte), Mario Guarini (basso), Luca Trolli (batteria), Donato Sensini (fiati). Uno spettacolo a cui non mancare.
Rosaria Palladino