Solidarietà di Rifondazione Comunista all’associazione MetaBorgata per lo strumentale attacco dell’Arcidiocesi di Siracusa

Rifondazione Comunista esprime la più ferma solidarietà all’Associazione MetaBorgata, accusata ingiustamente dall’Arcidiocesi di Siracusa di aver offeso la cittadinanza devota a Santa Lucia tramite la realizzazione di un manifesto in cui è stato sovrapposto al volto della patrona di Siracusa quello di alcune donne, non solo straniere, residenti nel quartiere.

Il comunicato dell’Arcidiocesi, in un passaggio, recita che “nella realizzazione è evidente il mancato rispetto nei confronti di tanti devoti che alla vigilia della festa si sono sentiti smarriti di fronte all’immagine della loro patrona impropriamente utilizzata.”

Curioso notare però come, mesi fa, non sia stata mossa alcuna critica quando la nostra città è stata tappezzata dai manifesti politici della Lega riportanti Matteo Salvini (quello che baciò il rosario giurandovi sopra durante un famoso comizio a Milano) accanto all’immagine del Santuario della Madonna delle Lacrime per via del finanziamento per la ristrutturazione e valorizzazione dello stesso (2,5 milioni di euro di denaro pubblico). Ma si sa, i soldi sono lo sterco del diavolo quando fa comodo.

Quello che sfugge all’Arcidiocesi di Siracusa, così come alla cittadinanza devota rimasta tanto offesa dal “manifesto dello scandalo” proposto da MetaBorgata, non è solo il rapporto con la realtà ma anche il forte messaggio di inclusività, integrazione, celebrazione della condivisione, che l’iniziativa sottende rappresentando le donne della Borgata, straniere e no, come figure di forza e resistenza.

La critica avanzata dall’Arcidiocesi dimostra, dunque, cecità – che a proposito di Santa Lucia fa sorridere e meditare insieme – e mancanza di comprensione nei confronti della creatività vista come strumento di riflessione sociale. Non è stato vilipeso il simulacro di Santa Lucia, non è stata imbrattata la sua statua, non si è nemmeno veicolato un messaggio contrario ai precetti della dottrina cattolica, si è scelto di giocare graficamente con una rappresentazione della patrona di Siracusa per ricordare quanto il bellissimo quartiere della Borgata sia anche un quartiere che merita di essere celebrato per la sua ricchezza culturale e la varietà delle sue comunità.

Proponiamo pertanto, all’Arcidiocesi di Siracusa, così come alla cittadinanza devota, di considerare l’importanza della creatività nell’interpretazione delle immagini religiose perché, in questo contesto, non si tratta di denigrare la religione, né Santa Lucia.

Al contrario, l’obiettivo è far sì che la patrona di Siracusa rappresenti davvero tutte le residenti della Borgata, giacché la diversità è la linfa vitale di una società capace di una prospettiva, di una visione – e il termine ci sta tutto – di futuro. Soffocare l’arte e la creatività, in una città che si vanta di essere “città d’arte e cultura”, è un affronto alla libertà di espressione e all’importante ruolo che queste svolgono nella costruzione di una comunità aperta, viva.

Francesco Pasqua, Segretario Circolo PRC “La Borgata” di Siracusa

Nicola Candido, Segretario Regionale della Sicilia

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

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