Sondaggi che vedono Pd primo partito, e sondaggi per le amministrative che esprimono vantaggio del centrodestra

Il Pd secondo il Polimetro di Ipsos conquista  la vetta nei sondaggi con il 20,8% strappando alla Lega il primo posto, seguito da Fratelli d’Italia con il 20,5 che distanzia il Carroccio fermo al 20,1 per cento. Secondo questa rilevazione i tornano ad essere, virtualmente, il primo partito italiano. Mentre Salvini coltiva  i suoi propositi legati ad  una federazione di centrodestra, lontana da venire e  osteggiata da Giorgia Meloni.

Secondo Ipsos “il Pd e FdI consolidano dunque un trend positivo che  incrocia il lento ma  costante declino del partito di Matteo Salvini. I tre partiti si posizionano nell’arco di meno di un punto percentuale, una distanza ampiamente compensabile dal margine di errore statistico. E’ quindi del tutto ragionevole considerarli di fatto sugli stessi livelli di consenso elettorale. Va detto che cosa è il consenso elettorale maturato nei sondaggi, altro è il risultato che proviene dai voti.

Non deve sfuggire che i bacini elettorali di FdI e Lega continuano a presentare evidenti sovrapposizioni  visto che ciascuno dei due va a ‘pescare’ nell’elettorato dell’altro e quindi il centrodestra nel suo complesso si caratterizza per una particolare fluidità del voto, viceversa il Pd ha un bacino di attrazione meno ampio, benché non trascurabile. A livello di coalizioni, questa settimana si assiste a un recupero dei giallorossi sul centrodestra. La vera ed ineludibile realtà vede in realtà gli ‘astenuti’ la prima  e autentica prima ‘forza’ politica italiana.

Quanto al gradimento dei leader, oltre all’ulteriore crescita di Draghi che raggiunge il 70,8%, si assiste a una settimana positiva per Salvini (31,5%), Letta (29,1%), Di Maio (27%) e Calenda (26,7%). Arretra invece Conte che si colloca quasi 20 punti sotto l’attuale premier (52,1%).

Altri sondaggi vedono il centrodestra in testa a Roma, e potrebbe conquistare anche Milano. È quanto emerge dagli ultimi sondaggi elaborati da Tecnè per la trasmissione Quarta Repubblica in onda su Mediaset. Clamoroso il caso di Milano dove il candidato del centrodestra ancora non c’è ma già è in vantaggio i 3 punti su Beppe Sala. Nella capitale invece Enrico Michetti batterebbe sia la sindaca Virginia Raggi che l’ex ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.

A Milano infatti una figura appoggiata da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia potrebbe contare sul 46 per cento dei consensi, mentre il sindaco uscente si fermerebbe al 43 per cento.  Sul campione esaminato, soltanto il 56 per cento degli intervistati ha dichiarato il proprio voto e il 44 per cento si è detto incerto. Oggi Matteo Salvini ha detto, alla presentazione del ticket Michetti-Matone a Roma, che la soluzione per la città di Milano è questione di poche ore.

A Roma  le cose si mettono molto bene per il duo Michetti-Matone. Enrico Michetti batterebbe secondo il sondaggio techné sia l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri del Pd che la sindaca Virginia Raggi del Movimento Cinque Stelle, staccando nel gradimento anche Carlo Calenda di Azione. Stando alle risposte degli intervistati, il Centrodestra si attesterebbe al 35 per cento, seguito dal candidato di Centrosinistra, Roberto Gualtieri, al 32%. La sindaca Virginia Raggi (M5s) si fermerebbe al 17 per cento e Carlo Calenda (Azione) arriverebbe al 14 per cento.

La sindaca uscente è quella che sta messa peggio. Rischia di essere scavalcata da Calenda, che pure non ha dietro di sé un apparato di partito. Inoltre sta impostando la sua campagna elettorale presentandosi come alternativa alla Lega Nord mentre tutti sanno che Michetti è stato fortemente voluto da Giorgia Meloni. “Io – ha detto Raggi – sono la vera alternativa alla Lega Nord. Lo ricordiamo la Lega nord è quella di ‘Roma ladrona’. I romani non se lo scordano”. E non c’è dubbio che al momento del voto i romani ricorderanno bene anche i frutti dell’amministrazione Raggi.

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