Il 25 settembre 2022 gli italiani saranno chiamati a votare il nuovo Parlamento. Nel frattempo, la campagna elettorale si infiamma e i sondaggi si susseguono. Ce n’è uno, realizzato da SWG, che va oltre il testa a testa tra Fratelli d’Italia e Partito Democratico. Quindi, ecco non solo chi vincerebbe se si votasse oggi, ma anche chi sta ricucendo lo strappo e sta rimontando in maniera clamorosa. La fotografia è di martedì 30 agosto 2022. Di seguito, nel dettaglio, sono illustrate le attuali intenzioni di voto degli italiani.
Impegno Civico, il nuovo partito fondato da Luigi Di Maio dopo la scissione dal M5S, è ben al di sotto della soglia del 3%. Nelle ultime due settimane ha fatto registrare un -0,2%, che l’ha fatto retrocedere all’1,2%.
Sotto la soglia del 3% anche +Europa della leader Emma Bonino, in flessione negli ultimi 14 giorni: è data all’1,5%.
Maurizio Lupi, Giovanni Toti e Luigi Brugnaro si sono uniti sotto il simbolo di Noi Moderati, altro partito parecchio lontano dalla soglia del 3%: stabile nelle ultime due settimane, oggi è dato all’1,6%.
Chi supera il 3%, oggi, è Italexit di Gianluigi Paragone: la sua realtà è in crescita, nelle ultime due settimane è salita dal 3,3% al 3,4%.
Piccolo balzo anche per l’alleanza messa in piedi da Pippo Civati, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli (che si è appena sposato), rispettivamente leader di Possibile, Sinistra Italiana e Verdi. La loro unione vale il 4% (+0,3%).
Il Terzo Polo, nato dall’unione tra Matteo Renzi e Carlo Calenda, rispettivamente leader di Italia Viva e Azione, si stima intorno al 6,8%.
Alle spalle del tandem Renzi-Calenda c’è Silvio Berlusconi con Forza Italia, notevolmente in calo: è crollato dall’8% al 7% nelle ultime due settimane.
Scossa del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che dopo settimane di calo riesce a far registrare un clamoroso +1,2%, passando dal 10,4% all’11,6%.
Si preoccupa quindi la Lega, stabile ma lontanissima dalla testa della classifica: il partito guidato da Matteo Salvini è dato al 12,5%, il vantaggio sugli ex alleati di Governo è dello 0,9%.
Brusca frenata per il Pd guidato da Enrico Letta, che scivola dal 23,3% al 22,3%. Un secco -1% che segna ancora di più lo scarto da Fratelli d’Italia.
Continua invece a crescere Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che passa dal 23,8% al 24,8%. Chissà come influirà, nei prossimi giorni, la ritrovata unione con la Lega di Matteo Salvini.