Sondaggi: gli italiani vogliono Bonino al Colle. E a capo del Pd, meglio Renzi

Bonino al Colle e Renzi leader del Pd.  Se i politici continuano a rendersi protagonisti  dell’ennesima bagarre nel salotto televisivo di turno, gli italiani brancolano nel buio, ed hanno ben poche certezze in merito al futuro dell’esecutivo italiano. A testare gli animi degli abitanti del BelPaese, un sondaggio realizzato dall’Istituto  Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. Dall’indagine è emerso che  il 15% degli italiani vorrebbe che il prossimo presidente della Repubblica fosse Emma Bonino. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg. Inoltre sale la fiducia per Matteo Renzi, al 56%, che è anche al centro delle preferenze degli intervistati quando si parla di guida del centrosinistra. Secondo il sondaggio di Swg sotto la guida del sindaco di Firenze il Pd vincerebbe le elezioni, che diversamente lo vedrebbero perdente. Per il Colle, invece, al secondo posto nell’indice di gradimento c’è Gianni Letta, con l’8%. Seguono a pari merito Romano Prodi e il ministro Cancellieri, al 7%. Il 5% degli intervistati, invece, vorrebbe che a salire al Colle fosse il premier uscente Mario Monti. Hanno raccolto gradimento anche l’attuale Capo dello Stato Giorgio Napolitano, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky, tutti al 4%, mentre Giuliano Amato, Massimo D’Alema, Pietro Grasso e Marcello Pera si attestano al 2%. Spicca però il 23% che non vorrebbe nessuno di questi nomi al Colle.

Continua a crescere la fiducia in Matteo Renzi, che raggiunge il 56%, a seguirlo nella classifica dei leader politici più apprezzati c’è Beppe Grillo (30%), che sorpassa il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, al 29%. A distanza di 2 punti c’è poi Silvio Berlusconi (27%), che sale di un punto rispetto alla settimana scorsa. Ne guadagna ben 4 il premier uscente Mario Monti, ultimo nome della lista con il 23%.

Cosa succederebbe al centrosinistra se si tornasse oggi a votare e a guidarlo fosse Renzi? Secondo un sondaggio Swg realizzato in esclusiva per Agorà (Rai Tre) otterrebbe il 36%, un risultato che realisticamente garantirebbe la maggioranza su centrodestra (28%) e Movimento 5 Stelle (26%). Netta la differenza (8 punti di scarto) col risultato raccolto dal centrosinistra guidato da Bersani, che si fermerebbe al 28%, sotto la coalizione di centrodestra (31%) e praticamente alla pari con Movimento di Grillo (27%). Monti, invece, si attesterebbe all’8% nel primo scenario (coalizione di centrosinistra guidata da Bersani), mentre perderebbe tre punti nel secondo (Renzi leader). “Sembra – sottolinea Roberto Weber, presidente dell’Istituto Swg – che i partiti siano deboli e che gli italiani investano sulle persone”.

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