La scelta di Silvio Berlusconi di togliere la fiducia a Mario Monti e al suo governo tecnico accelerando, di fatto, la chiusura anticipata delle legislatura non sta facendo bene al Pdl. La scelta del Cav di dare una sferzata alla politica italiana per far cavalcare al popolo della libertà quell’onda anti tasse e soffocamento fiscale impersonato dalle politiche montiane rischia di rivelarsi un buco nell’acqua. Tanti italiani e soprattutto tanti elettori del centro destra non si fidano più delle parole dell’ex presidente del consiglio e giudicano un ‘errore’ questa sua sesta discesa in campo.
Una prima bocciatura giunge da un sondaggio di Tecnè e pubblicato sulla prima pagina de ‘L’Unità’. I dati sono impressionanti: il Popolo delle Libertà rischierebbe di evaporare nelle urne perdendo circa il 25% dei voti rispetto alle politiche del 2008. Il Partito Democratico raggiungerebbe il 35% dei consensi e una Lista per l’Italia del grande centro con l’imprimatur di Mario Monti supererebbe di poco il 10%.
Il Movimento 5 Stelle non riesce ad incrementare consensi con le sue contestatissime primarie e si fermerebbe al 15%. Secondo questi dati la coalizione del centro sinistra Pd+Sel+altri risulterebbe l’alleanza vincente che con il circa 43% dei voti aprirebbe le porte di Palazzo Chigi a Pier Luigi Bersani. Pdl+Lega Nord supererebbero di poco il 16%. Ma il primo partito resta sempre quello formato dagli Incerti e da coloro che non si recheranno alle urne che raggiunge il 48%.
I numeri del sondaggio Tecnè: Pdl 11,9; Lega Nord 4,8; La Destra 2,7; Fli2,4; Udc 5,1; Italia Futura 3,3; Mpa 0,1; Api 0,1; Psi 1,1; Pd 34,6; Sel 6,0; Fed. Sin 2,0; Verdi 1,4; Idv 2,1; Radicali 2,3; 5 Stelle 15,7; Altri 4,0; Non voto-Incerti 48.
Eugenio Bernardo