Il quarto sondaggio politico di marzo 2021 vede cambiare nuovamente gli equilibri tra i partiti, soprattutto nel centrodestra: le posizioni all’interno della coalizione stanno cambiando. C’è chi perde lo 0,7%, c’è chi guadagna lo 0,6%. Anche il Pd di Enrico Letta, dopo il boom dei giorni scorsi, registra le prime flessioni. Indagine condotta con tecnica mista CATI-CAMI-CAWI su un campione di 1.200 soggetti maggiorenni residenti in Italia tra il 24 e il 29 marzo 2021. Il campione è stratificato per zona e prevede quote per età e sesso. I dati sono stati ponderati al fine di garantire rappresentatività rispetto ai parametri di zona, sesso, età, livello scolare e partito votato alle ultime elezioni. Il margine d’errore statistico dei dati riportati è del 2,8% a un intervallo di confidenza del 95%.
Al 2% troviamo Mdp Articolo 1 di Bersani e Speranza (-0,1%), quindi balzo importante per +Europa: il partito di Emma Bonino cresce dello 0,5% e sale all’1,7%. Le altre liste, complessivamente, scendono dal 2,1% all’ 1,8%.
Sinistra Italiana infatti resta davanti a Italia Viva di Matteo Renzi (2,2% e -0,1% rispetto a sette giorni fa), che finisce alle spalle dei Verdi (+0,3%, oggi al 2,3%).
Cresce Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni, dal 2,4% al 2,5%: aumento che le permette di ridurre il divario con Calenda.
Alle spalle dei grandi partiti c’è Azione di Carlo Calenda, che scende dal 3,4% al 3,2%.
Alcuni punti percentuali persi dalla Lega finiscono a Forza Italia: il partito di Silvio Berlusconi scende dal 6,7% sale al 6,5%.
Scivola così al quarto posto il Movimento 5 Stelle, nonostante una perdita minima (-0,1%), che lo vede al 17,4%. Il partito che ha scelto di ripartire con Giuseppe Conte è appena dietro a quello guidato da Giorgia Meloni.
Recupera una posizione Fratelli d’Italia, dopo settimane di rallentamento: il +0,6% fatto registrare dal partito di Giorgia Meloni vale il terzo posto, con il 17,7%. Il Pd è distante 1,1%.
Alle sue spalle, in forte risalita, il Partito democratico: il cambio in segreteria era fruttato un +1,6% 14 giorni fa, ma l’era di Enrico Letta registra per la prima volta una flessione, tornando sotto il 19%: perdendo lo 0,2%, il Pd si assesta al 18,8%.