Il sondaggio Bidimedia del 4 luglio spacca il Partito Democratico. Secondo quanto riportato dallo stesso istituto di statistica, la differenza tra Lega e Partito Democratico è di soli 5 punti. Una distanza che per Andrea Orlando è dovuta alle tre scissioni che si sono avute negli ultimi anni: “Ai volenterosi dirigenti del Pd che sollevano obiezioni sulla leadership del partito, consiglierei di orientare meglio i loro strali”.
Parole di Orlando che hanno aperto un dibattito all’interno del Partito Democratico. “Pensa il Psi: se nel ’21 non avesse subìto la scissione di Livorno a quest’ora dove stava“, scrive sui social Giorgio Gori, sindaco di Bergamo.
Ancora più duro il collega Orfini: “Peccato però che per rincorrere Salvini chiudiamo i porti e sequestriamo le persone in mare esattamente come lui“. E Calenda aggiunge: “Non ho fatto scissioni. Me ne sono andato da solo perché ritenevo l’alleanza con i 5S mortale per i riformisti. Era la posizione unanime del Pd. Votata negli organi e confermata nella prima relazione di Zingaretti. Vi siete scissi voi dalle vostre promesse e dai vostri valori”.
Per cercare di riportare la calma all’interno del Partito Democratico è intervenuto Nicola Zingaretti: “Orlando ha detto la verità. E se c’è chi si diverse a criticare solo noi e non la destra, noi non arretriamo. Andiamo avanti insieme a elettori, militanti, amministratori e dirigenti grazie ai quali il Pd è più forte, un partito pluralista, unito, unitario, casa dei riformisti italiani. Andrea ha ragione anche su un’altra cosa: il delirio di alcuni può esaltare la degenerazioni delle divisioni, litigi e scissioni patologia della nostra storia. Uniti si vince”.
Ed Emanuele Fiano precisa: “Ci si può dividere sul futuro e sulle politiche, ma dare torto ad Andrea Orlando è veramente complicato“.