Donald Trump in recupero su Joe Biden. E’ questo l’esito del sondaggio effettuato dalla Cnn: il ticket Biden-Kamala Harris ha il 50% dei consensi, mentre quello di Trump-Mike Pence il 46%. Il sondaggio ha un margine di errore del 4%. Si tratta di un dato ‘confortante’ per l’attuale capo della Casa Bianca, dato sempre in netto svantaggio in tutte le ricerche demoscopiche sulle intenzioni di voto degli americani in vista del 3 novembre 2020, giorno delle elezioni presidenziali.
Il dato nazionale va poi letto nel dettaglio. Come noto, il presidente risulta eletto dalla maggioranza dei Grandi elettori, che si assegnano a livello statale con la regola del “the first past the post”, ossia il primo prende tutto. Nel 2016, a esempio, Trump prese il due percento in meno della Clinton nella somma dei voti nazionali ma li tradusse in 304 a 227 Grandi elettori.
Ecco perché, al di là del dato nazionale, quello che conta davvero è stato per stato. In particolare, da tenere sott’occhio è la situazione in sei di questi, i cosiddetti “swing State“, che quattro anni fa consegnarono la vittoria a Trump. Partendo dagli stati del MidWest, tradizionalmente democratici, che nel 2016 sostennero il GOP: in Michigan e in Wisconsin gli ultimi sondaggi danno Biden sui 6/7 punti in avanti; in Arizona circa 3 punti; in North Carolina meno di 2 punti; in Pennsylvania oltre 6 punti; in Florida oltre 5 punti.