E’ Matteo Salvini l’uomo politico del momento. Il leader della Lega conquista quasi tutto l’elettorato di Forza Italia, si procura consistenti consensi dal M5S ed attinge anche dal Pd. Un politico ‘trasversale’ che piace a tutti. Il segreto di questo successo, secondo Roberto Weber che con il suo Istituto Ixè ha realizzato un sondaggio tra il 14-16 giugno, è semplice: detta l’agenda e parla alla ‘pancia’ della gente. Il suo collega azionista di maggioranza del governo Conte ha perso quota e con esso anche il Movimento.
I dati dell’indagine dell’Istituto Ixè fotografano un periodo storico dominato dalla figura di Matteo Salvini e da un momentaneo affanno di Luigi di Maio. A far volare il leader della Lega è la capacità di imporre i suoi ‘temi elettorali’ all’azione di governo surclassando ‘mediaticamente’ le iniziative dell’alleato politico. Infatti, come emerge dal sondaggio di Weber, anche se l’immigrazione, tema caro al leghista e diventato sempre più presente nell’agenda europea, non rappresenta una delle priorità per gli italiani domina l’agenda politica e mediatica del momento. Questo perché è un tema che piace agli elettori di tutti i partiti. La linea Salvini sull’immigrazione piace alla Lega, al M5S, a Fi, a FDi ma raccoglie un inatteso 46% tra gli elettori del Pd ed il 21% tra i sostenitori di Liberi e Uguali. Ed il tema ‘immigrazione’ fa volare il vice premier anche nella fiducia che gli italiani ripongono nei leader politici. In tre mese, dal 18 aprile al 18 giugno, il ministro degli Interni guadagna 7 punti percentuali e passa dal 39 al 46 per cento. Stabile Luigi di Maio al 36%.
E Matteo Salvini fa volare la Lega nei sondaggi raggiungendo il M5S in calo di consensi. Come emerge dall’indagine dell’isitituo Ixè di Weber il partito del vice premier e ministro dell’Interno passa dal 17,4% delle elezioni del 4 marzo al 28% a giugno. Un balzo in avanti inaspettato forse anche per gli stessi leghisti. Il Movimento 5 Stelle perde consensi e scende dal 32,6 al 28,5. Stesso trend anche per Forza Italia che perde 4,5 punti percentuali, dal 14,00 scende al 9,5 per cento. Sorride invece il Pd che si attesta, nelle intenzioni di voto registrate a giugno, al 19,7% guadagnando un punto percentuale.
In termini di coalizione il centro destra nella formazione presentatasi alle elezioni del 4 marzo scorso continua ad essere a trazione leghista e raggiungerebbe, secondo il sondaggio, il 42%. Distanziato di circa venti punti il centro sinistra. Al secondo posto si piazzerebbe il M5S con il 28,5%.