SOTTO UN SIPARIO DI STELLE A VILLA TORLONIA con i concerti del Teatro dell’Opera e Santa Cecilia, il ciclotour di Andrea Satta, il teatro di Lynn Nottage-Capodanno-Kinkalleri I fino al 29 settembre 2024

SOTTO UN SIPARIO DI STELLE A VILLA Torlonia continua ad allungare l’Estate romana offrendo serate d’arte tra musica, recital, prosa, spettacoli per bambini, con appuntamenti al tramonto sul palco in Teatro e performance serali a cielo aperto nell’arena del Campo dei tornei.

La rassegna sarà l’occasione per condividere con la città un’esperienza culturale ampia, inclusiva e plurale, diffondendo nel contesto museale della Villa una polifonia di artisti e creazioni fino al 29 settembre, attraverso un progetto multidisciplinare realizzato dal Teatro di Roma con il Municipio II di Roma, che vede continuare anche quest’anno la collaborazione del Teatro dell’Opera di Roma, e con il contributo artistico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Il palinsesto di eventi si declinerà dentro e fuori il palcoscenico, in un incrocio performativo intessuto di voci dal jazz con il Trio Paolo Damiani e i musicisti della word music della Banda Ikona di Stefano Saletti, oltre ai concerti di classica e voci della lirica proposti dal Teatro dell’Opera e dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; a cui si affiancano il ciclotour di Andrea Satta, il giovane talento del teatro contemporaneo Tommaso Capodanno e il teatro di parola del premio Pulitzer Lynn Nottage con il coinvolgimento di interpreti afrodiscendenti; ma anche spettacoli per le nuove generazioni e famiglie sul palcoscenico in Teatro con l’arte del trasformismo degli Eccentrici Dadarò e la ricerca sul linguaggio in movimento del collettivo Kinkaleri.

Nell’arena del Campo dei tornei la musica è protagonista indiscussa del programma di appuntamenti serali (ore 21), che prende la scena con il concerto jazz Last Land Band (17 settembre) del contrabbasso di Paolo Damiani, in accordo con il chitarrista Antonio Jasevoli, per una nuova poetica jazzistica in trio con Elena Paporusso.

Seguono le voci della lirica con il recital gratuito proposto dal Teatro dell’Opera: Viaggio dall’aria alla canzone (18 settembre), su musiche di Puccini, Tosti, Bixio, Romero, Sorozobal e altri, con voce di Niave e il pianoforte di Zenoviia-Anna Danchak.  Con il concerto MANDOL-IN-TOUR (19 settembre) Sonia Maurer (mandolino barocco e napoletano), Laura Pugliese (soprano) e Salvatore Carchilo (clavicembalo) ci guidano nella storia del mandolino sulle note di Frescobaldi, Scarlatti, Beethoven, Mozart, Calace.

Il programma è puntellato anche dalle prestigiose proposte dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, nella comune visione di promuovere l’arte musicale, arricchendo la rassegna con un dittico di concerti: il Trio Zefír, composto dagli Allievi dell’Alta Formazione Alina Taslavan (violino), Giulia Sanguinetti (violoncello) e Federico Pische (pianoforte), sul palcoscenico in Teatro (19 settembre) con le pagine del repertorio da camera di Mendelssohn e Beethoven, offrendo l’ascolto rispettivamente del Trio n. 2 in do minore per violino, violoncello e pianoforte, op. 66 e del Trio per archi e pianoforte n. 7 in si bemolle maggiore, op. 97 “L’Arciduca”; mentre nell’arena esterna il concerto dell’Ensemble di trombe guidato dalla prima tromba solista dell’Orchestra dell’Accademia, Andrea Lucchini, Trumpet Harmonies (21 settembre), un itinerario dai classici rivisitati per un organico di 12 trombe alle colonne sonore fino ai classici del tango e del pop, su musiche di Williams, Queen, Piazzolla, Rota, Morricone, Bacharach e altri.

Si continua in musica nell’arena con il concerto-manifesto della Banda Ikona di Stefano Saletti con Cantare il Sabir, la lingua del mare (20 settembre), un folk world-mediterraneo che miscela ritmi dalla tradizione popolare del Sud e melodie balcaniche – dalla greca a quelle arabe e sefardite, fino al recupero dell’antica lingua franca del Mediterraneo, il Sabir – con Le Voci del Mediterraneo (Barbara Eramo, Gabriella Aiello, Yasemin Sannino, Raffaella Misiti, Fabia Salvucci, Raffaella Siniscalchi) e i musicisti Gabriele Coen, Mario Rivera e Giovanni Lo Cascio, in un unico flusso sonoro che unisce più culture per una possibile “identità mediterranea”.

Ultimo appuntamento nell’arena con la tappa romana del ciclotour La bellezza in bicicletta. 100 anni per 1000 chilometri con Alfonsina Strada (22 settembre), ad opera di Andrea Satta, sulle orme della donna simbolo della liberazione femminile nello sport: un viaggio in bicicletta lungo le tappe del Giro d’Italia del 1924, il primo che vide una donna tra ciclisti uomini, per incontrare le operatrici dei centri antiviolenza impegnate nella conquista della parità di genere.

L’estate prende posto anche sul palcoscenico del Teatro Torlonia con un programma di spettacoli al tramonto. Si inizia con le proposte dedicato alle nuove generazioni e famiglie (ore 18): gli Eccentrici Dadarò con CHE SCOTCHatura!!! (21 e 22 settembre), un omaggio al clown russo Slava Polunin, ma anche a due mestieri “di strada”, quello del clown e quello del burattinaio, capaci di guardare con forza al domani nonostante le imprevedibilità della vita; con EVERYONE GETS LIGHTER | ALL! (28 e 29 settembre) i Kinkaleri propongono una performance coreografica sulla trasmissione di un alfabeto gestuale inventato dalla compagnia – presentato dal performer Marco Mazzoni e a cura di Massimo Conti – che dall’atto divulgativo diviene danza mediato da un misterioso linguaggio segreto, il codiceK, fornendo ai ragazzi le possibili applicazioni che coinvolgono il corpo nella sua potenzialità comunicativa.

Il palcoscenico di Torlonia diventa anche vetrina performativa per le restituzioni sceniche di due progetti formativi e di connessione interculturale del Teatro di Roma (ingresso gratuito): la pièce della drammaturga afroamericana, unica donna ad aver vinto due volte il Premio Pulitzer per la drammaturgia, Lynn Nottage, con il suo Fabulazione, o la rieducazione di Undine (18 settembre), nella traduzione di Valentina Rapetti e la regia di Paola Rota, con il coinvolgimento di giovani interpreti italiani e afrodiscendenti, per tracciare l’itinerario di una brillante imprenditrice afroamericana dalle umili radici e mappare tematiche come la ricerca dell’identità, la performatività di razza, genere e classe (dal progetto African American Drama on the Italian Stage per l’inclusione di artisti e spettatori afroitaliani, in collaborazione l’Università della Tuscia e il sostegno dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, recentemente insignito del premio Italian Black Movie Awards – Amleta 2024 nelle categorie attrice emergente per Eny Cassia Corvo, menzione speciale alla compagine attoriale e menzione speciale per il miglior progetto teatrale inclusivo).

Segue APOCALISSE IN CORSO (27 settembre) una drammaturgia collettiva che agguanta il comico attraverso l’esplorazione dell’Apocalisse nella messa in opera del talento artistico di Tommaso Capodanno, regista e dramaturg di potente energia, assieme alla collaborazione sui testi di Matilde D’Accardi, con gli interpreti del Corso di Perfezionamento, per una partitura teatrale ambientata in un condominio romano nel quale la fine del mondo è già iniziata.

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