S&P declassa la Francia. Italia scivola verso la serie B. Borse a picco

Standard & Poor’s si prepara a declassare il rating di mezza Europa e fa sprofondare le borse del Vecchio Continente. Francia e Austria sono pronte a dire addio alla tripla A. Secondo il Financial Time, Parigi e Vienna sarebbero declassate di un livello da AAA a AA+. Ma c’è dell’altro. Secondo il quotidiano francese ‘Les Echos’ l’agenzia avrebbe tagliato di due livelli il giudizio sull’Italia, che scenderebbe a BBB+. Il declassamento, sempre secondo il quotidiano transalpino, di due livelli riguarderebbe anche Spagna e Portogallo che scenderebbero rispettivamente ad A e a BB. Nel caso di Lisbona, la bocciatura porterebbe il giudizio nella categoria ‘spazzatura’. L’annuncio ufficiale potrebbe essere dato alle 22,30, subito dopo la chiusura settimanale di Wall Street.

Risparmiate, almeno per ora, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Insomma una Europa spaccata in due che rischia di vedere andare in fumo tutte le misure adottate per salvare l’euro. Parigi minimizza la bordata di Standard&Poor’s. La portavoce del governo francese, Valerie Pecresse, non conferma che potrebbe essere annunciato per le 21 di questa sera. “La Francia è un valore sicuro”, ha commentato la Pecresse.

Insicuro diventa ora il fondo salvastati, l’European Financial Stability Facility, uno dei cardini della strategia dell’Eurozona per uscire dalla crisi del debito sovrano. Le bocciature di quei paesi considerati solidi, come la Francia, e quindi garanti della dotazione finanziaria dell’Efsf, potrebbero portare alla perdita della tripla A anche del fondo salva-stati. Un declassamento che farebbe allontanare dall’euro investitori esterni, privati e istituzionali. Secondo alcuni analisti un downgrade dell’Efsf renderebbe obbligatorio un maggiore coinvolgimento della Bce, coinvolgimento fino ad ora contestato dalla Germania. Le indiscrezioni sulle decisioni dell’agenzia di rating americano hanno fatto sprofondare le borse europee

Borse deboli. In tale contesto, Piazza Affari continua a mostrarsi debole, segnando il calo più ampio tra tutte le Borse europee: l’indice Ftse Mib segna infatti una perdita dell’1,96%, l’Ftse All Share un ribasso dell’1,78%. Con Francoforte in calo dell’1,2%, Parigi e Londra di circa un punto e Madrid che tenta di limitare le perdite (-0,3%), Piazza Affari è caratterizzata dalla sospensione in asta di volatilità, che non si preannuncia comunque particolarmente lunga, di alcuni titoli: Mps (in calo teorico del 5,8%), Exor (-3,8%), Finmeccanica (-3,5%), Banco popolare e Ubi. Sempre molto forte Premafin (+17%).

Euro in calo. Anche l’euro è in forte calo sul dollaro dopo l’annuncio di un declassamento della Francia da parte di Standar’s & Poor’s. La moneta unica che questa mattina era scambiata a 1,2862 dollari è sprofondata a 1,2650.

Spread in rialzo dopo asta Btp. Lo spread, è  in rialzo dopo l’asta dei Btp italiani. Il premio di rendimento dei decennali italiani è tornato infatti sopra i 475 punti base, quello della Spagna a 333, mentre salgono anche Francia (135) e Belgio (224). Gli operatori sono cauti sull’esito del collocamento italiano, con tassi in calo e buona domanda ma meno di quanto si sperasse. “E’ un risultato non preoccupante ma non una svolta”, dice Matteo Regesta, un analista Bnp Paribas, notando come il future sul bund tedesco viaggi al massimo storico.

Spread Francia in forte rialzo. Dopo le voci sul taglio rating, lo spread tra i titoli francesi a 10 anni e l’equivalente bund tedesco, ha subito un forte rialzo. La forbice tra i due titoli si allarga a 135 punti base dai 121 di stamane.

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