Negli ultimi mesi, in Spagna si è registrato un gran numero di matimonio omosessuali, tutto questo per timore che la probabile vittoria dei conservatori del Partido Popular (Pp) nelle elezioni politiche di domenica possa portare a una revoca della legge in vigore approvata nel 2005 dal governo socialista di José Luis Zapatero. Già in agosto si erano registrate 143 nozze gay rispetto alle 110 dello stesso mese del 2010, e nel mese di settembre, nelle grandi città come Madrid, Barcellona o Valencia, gli aumenti sono stati del 40% rispetto al mese precedente.
Nel 2005 infatti il Pp non solo aveva votato contro la legge che autorizzava i matrimoni omossessuali, ma aveva anche presentato ricorso presso la Corte Costituzionale, che dopo sei anni non ha ancora emesso alcun verdetto. All’epoca numerosi esponenti del Pp avevano partecipato alle manifestazioni di protesta organizzate dalla Chiesa spagnola e non pochi sindaci conservatori avevano lanciato un appello alla disobbedienza civile, rifiutandosi di celebrare i matrimoni gay. Nonostante ciò, dal 2005 in Spagna sono state celebrate oltre 24.000 nozze gay, circa il 2% del totale dei matrimoni fra eterosessuali.
Tanto che il mese scorso il sindaco di Jun, un paesino in provincia di Granada, ha lanciato dal suo account Twitter un’iniziativa per sposare “al volo” le coppie gay preoccupate dalla probabile vittoria elettorale dei “populares”.