Si terrà oggi alle 16 la teleconferenza a cui parteciperanno i ministri delle Finanze dell’Eurogruppo per discutere della questione della Spagna. In particolare si giudicherà in merito alla possibile richiesta di aiuti a Madrid. Secondo una fonte governativa europea, durante la teleconferenza sarà concordata una dichiarazione sull’intenzione della Spagna di chiedere aiuti e sull’impegno dell’Eurogruppo alla concessione.
Fmi: allarme su Spagna. Il Fmi, gestore del sistema bancario internazionale, traccia un quadro allarmante della situazione economica europea. “L’Europa è a un bivio”: afferma Cristine Lagarde, che esorta i leader europei ad agire subito per arginare la crisi. “I responsabili politici della Ue devono mettere a punto una road map chiara per finire il lavoro fatto finora”, ha detto, sottolineando come “non bastano semplicemente obiettivi a cinque o dieci anni, ma servono azioni per le prossime settimane e i prossimi mesi”. Inoltre, il leader del Fondo Monetario internazionale, esprime particolare preoccupazione per il sistema bancario spagnolo. Le banche balcaniche, infatti, hanno bisogno di 40 miliardi di euro per mettersi al riparo da un ulteriore deterioramento della crisi economica e finanziaria. Perché se gli istituti più grandi mostrano di essere sufficientemente capitalizzati, molte altre banche restano “vulnerabili”, nonostante gli sforzi compiuti dalle autorità di Madrid e dalla Bce. E’ quanto emerge dagli stress test del Fmi. Stress test che hanno evidenziato come negli ultimi quattro anni il sistema bancario è stato colpito da una crisi “senza precedenti nella storia moderna”, con una ristrutturazione che “inizialmente è andata avanti lentamente”. Questo non ha fatto altro che aggravare le cose, col risultato che “la qualità degli asset bancari ha continuato a deteriorarsi provocando una grave stretta creditizia e accentuando la dipendenza dai fondi della Bce per poter continuare ad avere accesso sui mercati”. Il Fondo riconosce quindi come “le autorità spagnole di recente hanno accelerato le riforme del sistema finanziario”, compiendo “significativi progressi”. Nonostante ciò l’invito alle autorità di Madrid è chiaro: “Bisogna agire rapidamente e non risparmiare sforzi per recuperare la fiducia nel sistema finanziario e preservare la sua stabilità”. Ecco quindi la necessità di una iniezione di capitali per almeno 40 miliardi di euro, per rafforzare le molte banche che non reggerebbero l’urto di nuovi schock economici e finanziari. E per adempiere a quelli che sono gli obblighi e i requisiti patrimoniali previsti da Basilea III. Ma – sottolinea il Fondo – sono molti di più i soldi che serviranno, se si prendendo in considerazione anche i costi di ristrutturazione e la riclassificazione dei prestiti. La buona notizia è che dagli stress test targati Fmi non sono emerse particolari criticità sugli istituti bancari più importanti.
Moody’s:a rischio ratin europei. “I recenti sviluppi in Spagna e in Grecia potrebbe portare a una revisione dei rating dei molti dei paesi dell’area euro”. E’ il monito di Moody’s che ipotizza anche una possibile scomparsa dell’euro. “Il rischio di un’uscita della Grecia da Eurolandia minaccia l’esistenza dell’euro”. “I problemi del sistema bancario spagnolo sono in gran parte specifici del paese e probabilmente non rappresentano un motivo importante di contagio per gli altri paesi, eccetto per l’Italia”.