Il gip Bernadette Nicotra, ha chiesto la convalida dell’arresto per Luigi Preiti, l’uomo che ha destato il panico a Montecitorio, sparando contro i carabinieri davanti Palazzo Chigi domenica scorsa, mentre giurava il nuovo governo. Il gip ha ricevuto questa mattina la richiesta di convalida fatta dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il pubblico ministero Antonella Nespola. L’interrogatorio di garanzia potrebbe essere fatto nel pomeriggio o slittare a domani. Inoltre, secondo quanto hanno accertato gli inquirenti, Preiti ha agito da solo. Non sarebbero infatti emersi elementi tali da far ritenere che l’uomo avesse complici o che abbia agito su commissione.
Preiti: “Appostato per sparare politici”. Durante l’interrogatorio con i pm, Preiti ha riferito inoltre di aver piantonato Palazzo Chigi “in attesa del passaggio di politici”.
Il killer ha inoltre aggiunto che quando ha visto i carabinieri “mettere le transenne ha poi mirato ai carabinieri”. Avendo quindi a disposizione uno spazio troppo limitato per colpire i politici, Preiti ha poi optato per i carabinieri.
Alfano, Preiti: ” Gesto sconsiderato e isolato”. Anche il ministro Angelino Alfano ha fatto riferimento oggi in Aula al Senato su quanto accaduto domenica scorsa sulla sparatoria avvenuta a Montecitorio. “Preiti, ha dichiarato il vicepremier, “non è mai stato coinvolto in precedenti eversivi né risulta pregiudicato o con segnalazioni a suo carico nelle banche dati delle forze dell’ordine”. “Allo stato, continua il titolare del Viminale, risulta corroborata l’ipotesi, dunque, che si sia trattato di un “gesto sconsiderato e isolato” di un individuo senza occupazione che ha maturato il suo disegno in un “contesto ludopatico”, ha aggiunto il vicepremier.
Preiti, ha proseguito Alfano, non ha ricevuto “nessun aiuto nell’attuazione del suo disegno. In quanto accaduto domenica “non si possono leggere – ha detto – i prodromi di focolai di piazza o di tensioni eversive in grado di compromettere la tenuta dell’ordine pubblico e della sicurezza che resta comunque salda”. Per questo, ha sottolineato, “mi sento di rassicurare l’opinione pubblica” ma nel contempo “occorre tenere la guardia alta allo scopo di evitare gesti emulativi”.
Sorella Preiti, “Mio fratello disperato”. Un gesto folle, dettato dalla disperazione. Un episodio che fa discutere il mondo intero e che ha lasciato interdetti italiani e non ,sulla gravità della situazione sociale e politica che attanaglia il nostro Paese. All’indomani della sparatoria a Montecitorio, in cui sono rimasti feriti due carabinieri ed una donna incinta, anche la sorella di Luigi Preiti rompe il silenzio, e dà la propria interpretazione di quanto accaduto: “Luigi è sicuramente una persona disperata, ma questo non può giustificare assolutamente quello che ha fatto. Sono convinta, però, che anche la politica ha le sue colpe e dovrebbe riflettere su quanto è accaduto”, dichiara Girolama Preiti. “Voglio sottolineare, comunque che mio fratello è una persona perbene. Lo dimostra il fatto che è un gran lavoratore e tutti gli vogliono bene. E’ stato terribile vederlo in televisione bloccato a terra dopo ciò che aveva fatto”, ha detto la donna. “Siamo tutti distrutti per quanto è accaduto- ha detto ancora la donna – E lo sono, in particolare, i nostri genitori, chiusi in un dolore cupo e silenzioso”.
Intanto anche l’Associazione Consiglieri Parlamentari del Senato, dedica una nota a quanto accaduto ieri: “Chi lavora nelle istituzioni e opera quotidianamente per garantire la funzionalità e l’integrità non dovrebbe mai essere fatto oggetto, da nessuna parte, di attacchi ingiustificati e immeritati, né tantomeno di strumentalizzazioni per il semplice fatto di servire la Repubblica”. E’questo il convincimento che l’Associazione Consiglieri parlamentari del Senato esprime in un nota all’indomani della sparatoria davanti a Palazzo Chigi. L’Associazione, si legge ancora nel comunicato, “partecipa con viva commozione e umano cordoglio al grave gesto che ha colpito ieri l’Arma dei carabinieri”.
Currò: “Non è colpa nostra, ma serve sobrietà”. “Chi dice che è colpa del movimento strumentalizza. Resta il fatto che la tensione è molto alta e l’invito a chiunque rivesta un ruolo nelle istituzioni è quello di mantenere un profilo molto alto. Serve sobrietà. Ci sono momenti in cui è meglio stare in silenzio, anziché andare in piazza”. Lo afferma il deputato dell’M5S Tommaso Currò in un’intervista a Repubblica. “‘Forse” è stato eccessivo, da parte di Grillo, parlare di missili sul Parlamento, ammette Currò, ma “in campagna elettorale la psicologia collettiva contestualizza queste frasi, le considera iperboli”. Adesso, comunque “ci vuole la massima attenzione. Le parole pesano perché promanano dal Parlamento: non si scherza”. Currò si dice “addolorato” per i due carabinieri feriti ieri davanti a Palazzo Chigi. “La violenza – sottolinea – non é mai la soluzione dei problemi”.
Martina Giangrande: “Non penso al perdono”. Non valuta alcuna possibilità di perdono Martina Giangrande, figlia del brigadiere Giuseppe Giangrande, ferito gravemente nella sparatoria di ieri davanti Palazzo Chigi. “Tra i due chi ha perso sono stata io: non credo che riuscirò a perdonare Luigi Preiti non so, non penso. Ora non mi interessa, ora penso a mio padre e a me”. “Ci definivamo un piccolo esercito sgangherato, ora siamo un mezzo esercito e molto sgangherato”, ha concluso.