“Ho presentato un’interrogazione al ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, per chiedere lumi su quando il decreto attuativo sull’agricoltura sociale vedrà la luce. Dal 2015, infatti, ovvero da quando è stata approvata la legge n. 141 che delegava il Ministero a definire i requisiti minimi e le modalità per questo tipo di attività, si attende il decreto. E’ avvilente che, su una risorsa così importante, come l’agricoltura sociale, si faccia melina. Nel settembre scorso, la commissione Agricoltura della Camera ha approvato lo schema di tale decreto, quindi esiste, c’è, ma il ministero lo tiene evidentemente per sé”.Lo annuncia, in una nota, Maria Spena, deputata di Forza Italia e membro della commissione Agricoltura della Camera.
“Tutto ciò a danno dell’enorme potenziale che l’agricoltura sociale rappresenta, e con grande detrimento di tutta la vasta platea di cittadini che ne potrebbe trarre beneficio. L’agricoltura sociale offre infatti, attraverso il lavoro a contatto con la natura e l’attività in agricoltura, percorsi riabilitativi ed educativi di reinserimento. È un campo dove troviamo in primo piano le aziende al femminile che portano avanti programmi innovativi sviluppando la vocazione multifunzionale delle nostre campagne. Occorre sostenere questo settore per tutti i risvolti sociali positivi che può generare e aumentare il numero delle aziende che offrono agricoltura sociale. L’agricoltura sociale è un incentivo all’utilizzo delle campagne, che può integrare la redditività del lavoro agricolo con l’azione nel sociale, che ricompensa la società intera”, conclude.