I tagli alla spesa pubblica varati per decreto dal Governo Monti non piacciono a nessuno. Medici, avvocati, amministratori pubblici sono pronti a fare le barricate. I sindacati della pubblica amministrazione si muovono verso lo sciopero generale a settembre. La leader della Cgil, SusannaCamusso,parla di “un’altra manovra recessiva” e il numero uno della Cisl, RaffaeleBonanniannuncia la mobilitazione in difesa degli statali. Pierluigi Bersani, segretario del Pd, giudica “troppo pesanti i tagli sulla sanità e sugli enti locali”. “Andiamo oltre il segno e tocchiamo le prestazioni, quindi dobbiamo discuterne”. Critiche giungo dall’Idv e da Sel. La sforbiciata di Monti colpisce tutti: sanità, difesa, pubblica amministrazione, dipendenti pubblici, giustizia e province. La cura dimagrante dell’esecutivo dei professori si traduce in un risparmio per lo Stato per un importo complessivo di 26 miliardi al 2014. Nello specifico, 4,5 miliardi saranno risparmiati quest’anno, 10,5 miliardi nel 2013 e ulteriori 11 miliardi nel 2014. La cura dimagrante del governo farà scomparire circa il 50% delle 107 province italiane che, per il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, rappresenta una “vera e propria svolta nell’assetto dello Stato”. “L’Italia, con il taglio delle Province, compie una vera e propria svolta nell’assetto dello Stato. Basta con i micro feudi, conclude il ministro commentando la riduzione del numero delle province”. Addio al posto fisso nel pubblico impiego con tagli per dirigenti e funzionari. La scure colpisce in modo secco soprattutto la Sanità. Entro il 30 novembre si dovranno tagliare circa 18mila posti letto, tra pubblico e privato con una quota di pubblico ‘puro’ che deve essere non inferiore al 40% del totale. In questo modo dovrebbe essere raggiunto lo standard di 3,7 posti letto per 1000 abitanti.
Questi le principali misure:
Iva. L’aumento dell’Iva scatterà dal primo luglio 2013, mentre a decorrere dal 2014 il rincaro sarà dello 0,5%.
Statali. Taglie e assunzioni ridotte. Tagli del 20% degli uffici dirigenziali e del 10% del personale. Ridotti anche gli organici dei militari, non meno del 10%.
Stop ferie retribuite. Gli statali non possono monetizzare ferie, riposi e permessi non goduti. La violazione di queste disposizioni fa scattare automaticamente un’azione disciplinare ed amministrativa per il dirigente responsabile, oltre al recupero delle somme indebitamente erogate.
Buoni Pasto. Non potranno superare i 7 euro a partire dal 1 ottobre.
Pagella per gli statali. Verranno individuati per decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di concerto con l’Economia, i criteri per “la valutazione organizzativa e individuale” dei dipendenti pubblici.
Auto blu. Nel 2013 la spesa per le auto blu non dovrà superare il 50% di quanto speso nel 2011. Stretta anche per la Consob.
Presidenza del Consiglio. Riduzione delle spese di funzionamento per un risparmio complessivo di 5 milioni di euro per l’anno 2012 e 10 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013. Sono soppresse alcune strutture di missione come la ‘Segreteria tecnica dell’Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione”, il ‘Progetto Opportunità delle Regioni in Europa’, ‘Unità per l’e-government e l’innovazione per lo sviluppo’.
Province. Scompariranno le province più piccole e meno popolate con l’obiettivo di dimezzarle. Salve le province nel cui territorio si trova il capoluogo di regione e quelle confinanti con regioni diverse da quella di appartenenza.
Nascono le città metropolitane. Entro l’1 gennaio vengono istituite 10 città metropolitane: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria.
Taglia regioni e comuni. Le risorse dovute dallo Stato alle regioni a statuto ordinario sono ridotte di 700 milioni per il 2012 e di 1 miliardo dal 2013. Per i Comuni il taglio è di 500 milioni per il 2012 e 2 miliardi per il 2013. Per le province riduzione di 500 milioni per il 2012 e 1 miliardo per il 2013.
Scuola. Arrivano pagella e note on line e le iscrizioni alle scuole statali di ogni grado dall’anno scolastico 2012-2013, per gli anni successivi, potranno essere solo via web.
Università. Previsti 90 milioni in più per prestiti d’onore e borse di studio da ripartire tra le regioni per il 2013.
Libri scuola gratis: 103 mln dal 2013. Al fine di assicurare la prosecuzione degli interventi previsti dall’articolo 27, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, è autorizzata la spesa di 103 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013.
Affitti. Al via il blocco degli adeguamenti Istat relativi ai canoni dovuti dalle Amministrazioni per l’utilizzo di immobili in locazione passiva per gli anni 2012, 2013, 2014. Beni territoriali. Previsto l’uso gratuito allo Stato di beni di proprietà degli enti territoriali e viceversa.
Tv e radio locali. Contributi a favore di radio e tv locali ridotti di 30 milioni a decorrere dal 2013.
Debiti P.A. Slitta di un mese, dal 28 giugno al 27 luglio, il termine per le aziende per richiedere il rimborso dei debiti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni con titoli di Stato.
Sanità. Confermato il taglio di tre miliardi di euro per il fondo sanitario nazionale nel 2012-2013, con un miliardo in meno quest’anno e due miliardi a decorrere dal 2013. Tagliati del 5% gli appalti di fornitura di beni e servizi in sanità. Raddoppia lo sconto sui farmaci a carico dei farmacisti convenzionati, che passa dall’1,82% al 3,65%.
Cancellati 18mila posti letto. Entro il 30 novembre di quest’anno le Regioni dovranno ridurre i posti letto nelle strutture sanitarie, un taglio di circa 18mila posti, pari a 0,3 per mille abitanti.
Esodati. Vengono salvati ulteriori 55.000 lavoratori esodati rispetto ai 65 mila già interessati e potranno esserne interessati altri 1.600.
Polizia. I dipendenti delle forze di polizia di età inferiore a 32 anni, salvo casi eccezionali, devono essere utilizzati a servizi operativi. Liquidatori. I commissari liquidatori di enti pubblici potranno avere un incarico non superiore ai 3 anni, che potrà essere prorogato una sola volta per un periodo massimo di 2 anni, quindi per complessivi 5 anni.
Terremoto. Saranno garantite risorse pari a 1 mld per il 2013 e altrettanto per il 2014.
Tagli costi intercettazioni. Tagliati i costi delle intercettazioni. I risparmi sono stimati per 20 milioni nel 2012 e 40 milioni nel 2013.
Stretta a società pubbliche e in house. I cda dovranno essere composti da non più di 3 membri.
Via ISVAP E COVIP, c’è l’IVARP. Soppressi l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (Isvap) e la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip). Le funzioni dei due enti saranno accorpate dall’Ivarp che nasce come unico istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e il risparmio previdenziale.