Anche questa volta l’Italia esce imbattuta dall’Arena Pernambuco, partita iniziata alle 24:00, contro il Giappone, con gli uomini di Zaccheroni che chiudono il primo tempo in vantaggio per 2 a 1, motivo per il quale molti italiani, considerando anche l’orario, hanno smesso di assistere al match sfiduciati. Per i più coraggiosi, invece, c’è stato puro spettacolo. Il risultato finale premia, forse anche troppo, gli azzurri, messi sotto per gran parte dell’intero match e dopo il 3-3 dei giapponesi. Pressing asfissiante e possesso palla sono le armi migliori degli uomini di Zaccheroni. Basta pensare che a 8 minuti dalla fine Okazaki colpisce il palo con palla che viene successivamente toccata da Kagawa, uno dei migliori in campo, che finisce incredibilmente contro la traversa. Nella prima frazione di gioco sono andati a segno Honda, al 21’ su rigore, e Kagawa al 33. Già dopo la prima mezz’ora di gioco mister Prandelli capisce che la situazione è molto complicata e manda nella mischia Giovinco, che va a sostituire Aquilani. Ed è proprio il subentrato numero 10 a dare il colpo di grazia ai giocatori del Sol Levante. Grande fuga di Marchisio sulla destra che poi serve il compagno juventino che non deve far altro che insaccare. Questa partita, che in molti hanno già paragonato ad Italia- Germania del 1970, rimarrà comunque nella storia della Nazionale, calcolando che si contano 7 gol all’attivo, 4 pali, una rete annullata al Giappone e almeno 5 chiare occasioni da gol. Prossimo appuntamento sabato, dove gli Azzurri saranno impegnati nel big match contro il Brasile.
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