“Il tema della crescita è fondamentale per l’economia italiana e mondiale e quindi anche per quella del Trentino. La Provincia autonoma di Trento ha un regime particolare dal punto di vista finanziario che la fa assomigliare ad un piccolo Stato. Per questo dobbiamo accompagnare la crescita aziendale e la produzione di ricchezza sul territorio. Porta infatti vantaggi come ricaduta fiscale anche al nostro bilancio, che se si alimenta ha a disposizione risorse per attuare politiche sia a sostegno dei più fragili che per aiutare a crescere le realtà più solide, che sanno stare sul mercato”: l’assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, università, ricerca Achille Spinelli lo ha sottolineato intervenendo oggi ad una tavola rotonda organizzata presso le Cantine Ferrari a Trento, nell’ambito dell’appuntamento “Finanziare la crescita, tra equity e debito”. Al confronto, moderato dal giornalista Francesco Terreri de Il T Quotidiano, hanno partecipato anche Barbara Lunghi – Borsa Italiana, Diego Pelizzari – Mediocredito Trentino Alto Adige S.p.A., Massimo Fedrizzi – La Finanziaria Trentina, Davide Ferrari – ISA e Alessandro Lunelli – Confindustria.
“In campo economico – ha aggiunto Spinelli – le istituzioni pubbliche possono costruire il perimetro in cui imprese e investitori possono muoversi. Il periodo del Covid ha aperto spazi di riflessione sull’economia. Uno dei percorsi per far crescere l’economia è rappresentato dalla spinta alle collaborazioni e aggregazioni industriali che abbiamo cercato di incentivare perché porta al miglioramento della crescita e della capacità di stare sul mercato, fare innovazione e sviluppo, pagare meglio il personale e attrarre competenze migliori. Si è parlato anche di patrimonializzazione. Contro il male rappresentato dalla sottocapitalizzazione delle imprese, ci siamo mossi nella direzione di sostenere la patrimonializzazione delle imprese. Ci stiamo concentrando inoltre sul tema delle retribuzioni. Se riusciamo ad accompagnare la crescita di impresa, a sostenerla con strumenti innovativi, riusciremo a vedere aumentare le retribuzioni sul territorio, con effetti positivi e generativi di risorse. E’ un percorso complesso sul quale ci stiamo impegnando molto. Ci siamo impegnati anche in percorsi di formazione in materia finanziaria. Utile può essere anche l’apporto che può derivare dall’attrattività esercitata dal nostro sistema nei confronti di manager che potrebbero dare un contributo in materia di internazionalizzazione e innovazione”.
La tavola rotonda è stata preceduta dalla testimonianza di due aziende quotate, con gli interventi di Alessandro Mutinelli, presidente e AD di Italian Wine Brands, e di Davide Tinazzi, AD di Energy.
In programma, dopo l’apertura di Corrado Pachera e Giorgio Leonardi, Family Office CFO, anche gli interventi di Barbara Lunghi, Borsa Italiana, Antonio Boccia e Antonio Tognoli, Family Office CFO, Nicola Tufo, Società di revisione RSM, Luca Lo Po’, Studio legale DWF, Tommaso Buscema, Società di consulenza t+2e.