Campodenno può contare sulla fibra ottica e beneficiare di tutti i servizi digitali che la Provincia autonoma di Trento e la pubblica amministrazione trentina stanno allestendo grazie ai fondi del Pnrr. L’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, ha presentato ieri sera la conclusione dei lavori, in occasione dell’incontro pubblico, organizzato dall’amministrazione comunale presso la sala don Alfonso Pozza di Campodenno: “Divario digitale significa togliere al territorio e alla comunità reali opportunità di sviluppo sociali ed economiche. Grazie alla connettività ultraveloce e stabile garantiamo da subito a famiglie ed imprese di accedere ai servizi di nuova generazione. Campodenno e la val di Non sono terra di agricoltura avanzate e di imprese che concorrono al benessere della nostra provincia. La giunta provinciale, anche attraverso la società di sistema Trentino Digitale, ha seguito e messo in campo tutte le opzioni per accelerare i lavori perché avevamo preso un impegno verso i cittadini, ovvero dare certezza nei tempi di esecuzione e di aggiornare la dorsale dopo 20 anni dalla sua realizzazione. In cinque anni di mandato siamo passati da zero a 141 Comuni delle aree periferiche, strategiche per noi, connessi alla rete pubblica della fibra ottica. Nei primi sei mesi del 2024 chiuderemo i lavori e tutti i 166 Comuni del Trentino avranno a disposizione la connettività ultra larga”. Nel Comune della Val di Non, la fibra ottica arriva grazie al Progetto Banda Ultra larga (Bul), promosso dal Governo e in via di realizzazione nella nostra provincia da Open Fiber. Complessivamente sono state raggiunte 616 unità immobiliari (case, uffici ed aziende) attraverso l’infrastruttura che si sviluppa per oltre 13 chilometri. La rete in fibra ottica serve, oltre all’abitato di Campodenno, anche le frazioni di Dercolo, Quetta, Segonzone e Lover, comprese le realtà artigianali.
Open Fiber, società di telecomunicazioni concessionaria del bando pubblico di Infratel per la copertura delle ‘aree bianche’ nella Provincia autonoma di Trento, ha consegnato nelle ultime settimane a cittadini ed imprese del Comune di Campodenno la rete FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa), l’unica capace di abilitare tutti i servizi digitali di ultima generazione.
Ieri sera durante l’incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale, il Field Manager di Open Fiber, Alessandro Guariglia ha presentato i numeri del progetto ai residenti. Un dato su tutti: la nuova rete, che misura uno sviluppo complessivo di 13,55 chilometri, è stata inserita per il 90% della propria estensione in cavidotti e reti sotterranee o strutture già esistenti. A Campodenno, la fibra ottica sfrutta, ad esempio, la rete di illuminazione pubblica per 3,24 chilometri e i cavidotti gestiti da Trentino Digitale per altri 8 chilometri. La soluzione ha permesso di ridurre nell’intero Comune di Campodenno il numero dei cantieri stradali e scavi (meno di 1,5 chilometri), con una riduzione significativa dei disagi e dei costi.
“La conclusione dei lavori nei tempi previsti – ha aggiunto l’assessore provinciale Achille Spinelli – è dovuta alla sinergia che in Trentino si è sviluppata tra privato e pubblico, tra le amministrazioni comunali, la Provincia autonoma di Trento, Trentino Digitale ed Open Fiber, a cui rimane la responsabilità del Progetto Bul. Campodenno può contare su un’infrastruttura a banda ultra larga che garantisce performance elevate in termini di velocità, latenza ed affidabilità. La nostra rete in fibra, che arriva fino alle abitazioni, è in grado di sfruttare al meglio le potenzialità delle evoluzioni tecnologiche dei prossimi anni e dei servizi digitali di ultima generazione che la Provincia autonoma di Trento ed il Consorzio dei Comuni stanno allestendo, grazie anche ai fondi del Pnrr”.
Soddisfazione è stata espressa anche dall’amministrazione comunale. “L’arrivo della fibra ottica nel nostro Comune, comprese le frazioni – ha sottolineato il sindaco Daniele Biada -, è una risposta importante a reali necessità ed allinea il nostro territorio ai più avanzati standard digitali”.
Come attivare la fibra ottica in casa
Open Fiber, con il contributo economico delle regioni e della Provincia autonoma di Trento, sta realizzando nelle “aree bianche”, oggetto dei tre bandi Infratel, il Progetto Bul che prevede un’infrastruttura a banda ultra larga in circa 8,8 milioni di abitazioni in Italia. L’infrastruttura rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni. Complessivamente, il piano coinvolge oltre 6.200 comuni nel Paese.
Open Fiber è un operatore wholesale only: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso. I cittadini interessati non devono far altro che verificare sul sito www.openfiber.it la copertura del proprio civico, scegliere il piano tariffario preferito e contattare uno degli operatori disponibili per poi iniziare a navigare a una velocità impossibile da raggiungere con le attuali reti in rame o miste fibra-rame. In base a quanto previsto dai bandi pubblici, la rete di Open Fiber nei comuni delle aree bianche si ferma fuori dalla proprietà privata, fino ad un massimo di 40 metri di distanza dall’abitazione. Quando il cliente finale ne farà richiesta, sarà l’operatore selezionato a contattare Open Fiber, che a quel punto fisserà un appuntamento con lo stesso utente, con l’obiettivo di portare la fibra ottica dal pozzetto stradale fin dentro la sua abitazione. Al termine dell’operazione, l’utente potrà usufruire di molteplici servizi innovativi come lo streaming online in HD e 4k, il telelavoro, la telemedicina, i servizi avanzati della pubblica amministrazione e di tante altre opportunità generate dalla rete FTTH costruita da Open Fiber, l’unica capace di arrivare a una velocità di connessione fino a 10 Gigabit al secondo e che abilita una vera rivoluzione digitale grazie alla migliore tecnologia disponibile sul mercato.