Sulla vicenda Biot “c’è il segreto istruttorio e finchè la procura non ci consentirà di accedere agli atti non potremo prenderne visione. L’ufficiale era titolare di un incarico che lo autorizzava a visionare materiale classificato ma le sue mansioni, che non prevedevano attività di comando o di direzione, lo portavano ad avere accesso a documenti di valutazione e policy e non alla gestione delle operazioni o al dettaglio delle capacità nazionali e Nato.
Mi sembrava giusto circoscrivere l’attività dell’ufficiale rispetto all’ufficio di cui era responsabile”. Così il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, alle commissioni Difesa di Camera e Senato. “Stigmatizzo – aggiunge – in maniera decisa quanto avvenuto: non sta a me anticipare valutazioni in ordine ad altre istituzioni, dei suoi comportamenti ne risponderà di fronte alla legge; vorrei però dire che i valori e le esperienze delle nostre forze armate sono altro rispetto a quanto evidenziato in questa bruttissima vicenda”.