Al serial killer Jeffrey Dahmer, nella serie Netflix che racconta la sua agghiacciante storia, viene riconosciuta la “splancnofilia”. Ecco di cosa si tratta.
“Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer” racconta la vicenda del “Cannibale di Milwaukee”, che ha terrorizzato e sconvolto lo stato americano del Wisconsin fra la fine degli anni ‘70 e i primi ‘90.
Alla scoperta dell’origine del male
La serie, creata da Ryan Murphy e con protagonista Evan Peters, accompagna il pubblico alla scoperta della mente criminale di Dahmer, dall’infanzia segnata dall’assenza del padre e dai problemi di depressione della madre sino all’arresto. Il serial killer ha torturato, ucciso, smembrato e cannibalizzato 17 adolescenti; condannato nel 1992 alla pena dell’ergastolo, fu poi ucciso due anni dopo in carcere da Christopher Scarver, detenuto schizofrenico.
L’agghiacciante perversione di Dahmer
In uno dei 10 episodi, a Jeffrey viene riconosciuta la splancnofilia, disturbo psicosessuale che spinge ad eccitarsi tramite atti cruenti e perversi. Senza scendere troppo nel dettaglio, è sufficiente pensare che la splancnologia è la sezione dell’anatomia sistematica che descrive i visceri.
Nella produzione tv viene detto che Dahmer disseziona le sue vittime proprio a causa della splancnofilia, che lo porta ad essere attratto sessualmente dalla lucentezza degli organi interni. Se siete incuriositi dalla storia del mostro di Milwaukee non perdete la serie, grandissima prova d’attore di Evan Peters, già famoso per i ruoli interpretati in “American Horror Story”.