Lo spread sfiora quota 290. Il differenziale di rendimento fra Btp decennale e bund è arrivato a 289 punti base contro i 282 punti base, in un mercato che guarda alla possibilità di uno scontro fra l’Italia e l’Unione europea sui conti pubblici. Lo spread ha poi rallentato a 286.
Piazza Affari sconta a fine mattinata il rialzo dello spread tra Btp e Bund tedeschi. L’indice Ftse Mib cede l’1% in coda agi altri listini europei, appesantito dai bancari Fineco (-2,85%), Banco Bpm (-2,05%), Unicredit (-2%), Intesa (-1,95%) e Ubi (-1,34%). Pochi i, limitati a Saipem (+0,97%), all’indomani del rialzo dell prospettiva da ‘negativa’ a stabile’ da parte si S&p e sostenuta dal prezzo del greggio, che non muove invece Eni (-0,65%). Acquisti su Tim (+0,85%) ed Fca (+0,36%), dopo il rally della vigilia a seguito del progetto di fusione con Renault (+1,37% a Parigi) e del coinvolgimento di Nissan e Mitsubishi, entrambe alleate dei francesi, in rialzo a Tokyo rispettivamente del 2,3 e del 5,9%. Bene Technogym (+4,24%), Falck Renewables (+4,13%)e Stefanel (+4%), in calo invece Bim (-4,18%) e Cattolica (-4%). Sprint di Astaldi (+1,91%) con gli sviluppi dei negoziati con Salini Impregilo (-2,71%) sulla governance dopo l’eventuale fusione.
“Avrò uno scambio di vedute con il governo italiano su misure aggiuntive che potrebbero essere richieste per essere in linea con le regole” ma “non prediligo le sanzioni”, ha detto il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, durante una discorso pronunciato vicino Lisbona e riportato dall’agenzia Bloomberg. “E’ abbastanza probabile che avremo uno scambio di lettere”, ha detto Moscovici.