Una nuova impennata dello spread. Dopo una settimana che l’aveva visto attestarsi sui 470 punti base, oggi in apertura di seduta vola sopra i 500. In rialzo anche il rendimento del titolo decennale che sale al 7,05%. Venerdì scorso lo spread aveva chiuso a 474 punti con un rendimento del 6,59%.
Inizio incerto per Piazza Affari. Dopo il calo iniziale gli indici si muovono a ridosso della parità. Il Ftse Mib è a -0,25% a 14.537 punti e il Ftse All Share a -0,31% a 15.240 punti. In ripresa FonSai (+4%) dopo i cali della scorsa settimana. Bene anche il credito con Intesa SanPaolo (+1,23%), Mps (+2,16%), Unicredit (+1,03%). Tra gli altri rialzi Impregilo (+2,49%). In frenata, invece, Finmeccanica (-1,94%), Fiat (-1,28%), Banco Popolare (-1,77%).
Borse di Asia e Pacifico in deciso calo con l’indice d’area Msci che cede quasi il 2%. Sul fronte delle valute il dollaro continua ad essere in rialzo, mentre scende il won che sconta l’effetto della morte del ‘caro leader’ nordcoreano Kim Jong-il. La Piazza di Seul affonda e cede quasi tre punti e mezzo percentuali. I mercati guardano poi ancora all’Europa e alla riunione dei ministri delle finanze a Bruxelles. L’euro è sotto pressione sui mercati valutari nipponici dopo che Fitch ha ventilato il taglio del rating della Francia con l’outlook negativo e una bocciatura possibile nell’arco di due anni. Mentre nuove misure posso colpire Belgio, Cipro, Irlanda, Italia, Slovenia e Spagna. Per quest’ultima, domani, è prevista una nuova asta di titoli di stato a tre e sei mesi. Cali diffusi poi per greggio, rame e e oro. A Sidney affonda Billabong (-44,2%) sulle taglio delle stime di utile. Sotto pressione le materie prime con Alumina (-6,8%), Woodside Petroleum (-3,39%). A Tokyo cedono Olympus (-8,8%), Panasonic (-4,9%), Nomura (-4,3%).
Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico. – Tokyo -1,26% – Shanghai -0,30% – Taiwan -2,24% – Seul -3,43% – Sidney -2,38% – Singapore +0,32% – Bangkok +0,36%.