Sforare il limite del 3% nel rapporto deficit- pil? «non solo si può, ma si deve»: per l’intera giornata Matteo Salvini rilancia questo proclama che manda di nuovo in fibrillazione i conti pubblici italiani e il rapporto con il partner di maggioranza Luigi Di Maio. Se tradotta in pratica, l’intenzione è destinata ad aprire una nuova guerra dei conti tra Roma e Bruxelles come era già accaduto lo scorso inverno quando il governo e la commissione Ue si erano a lungo fronteggiati prima di trovare un punto di incontro nel deficit al 2,4% per un anno ma con la clausola di aumento dell’Iva. Dopo le parole di Salvini lo spread sui titoli di Stato italiani ha di nuovo toccato quota 280 punti, limite che non veniva raggiunto da tre mesi.
Sono le parole di Matteo Salvini ad aver provocato il balzo dello spread degli ultimi due giorni fino a sfiorare, oggi, quota 290. Lo dicono due report, uno di Unicredit e uno di Mps: ‘I Btp sono stati sotto pressione dopo i commenti di Matteo Salvini sul deficit’, dice la banca milanese. ‘Rimangono sotto pressione i Btp dopo alcune dichiarazioni del Vice Premier, Salvini, sul fatto che il governo potrebbe sforare il deficit del 3% con la prossima legge di bilancio”, concorda Mps. Unicredit nota che i prezzi sono sotto pressione (e i rendimenti salgono di pari passo) per una combinazione di fattori, fra cui ‘un peggioramento dell’appetito per il rischio a livello globale, così come la prudenza degli investitori in vista delle elezioni per il Parlamento europeo’. Le parole del vicepremier e ministro dell’Interno hanno fatto impennare il differenziale di rendimento, che oggi è continuato a salire.
L’economia tedesca torna a crescere nel primo trimestre del 2019 : il pil ha segnato +0,4% rispetto all’ultimo trimestre 2018. Lo ha reso noto stamani l’ufficio federale di statistica di Wiesbaden. A trainare la crescita gli investimenti interni nel settore delle costruzioni e i consumi privati.