Lo spread fra Btp e Bund ha sfondato quota 200 punti base, a 201,2, ai massimi da giugno scorso. Il rendimento del titolo decennale italiano ha toccato il 2,46%.
Piazza Affari apre poco mossa con il Ftse Mib che segna un +0,2% a quota 22.794 punti.
Quotazioni del petrolio in calo sul mercato after hour di New York con i contratti sul greggio Wti che cedono lo 0,16% a 70,16 dollari al barile. Il Brent cede lo 0,24% centesimi a 78,60 dollari.
Quotazioni dell’euro in lieve ripresa. Alle prima battute della mattinata l’euro passa di mano a 1,1706 dollari (1,1724 ieri sera a New York). Stabile anche lo lo yen a 128,2.
Quotazioni dell’oro in lieve flessione: il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.302,2 dollari l’oncia (-0,18%).
Asia debole, Europa attesa in positivo – Ultima seduta della settimana in flessione per le Borse di Asia e Pacifico dopo che il presidente Usa Donald Trump ha cancellato il summit di Singapore con il leader coreano Kim Jong Un. Ad incidere sui listini è poi la stretta americana sui dazi sull’auto importate che ha sollevato i malumori di Cina e Unione europea. Sostanzialmente piatta Tokyo con il Nikkei a +0,06%. Cali diffusi sulle Piazze cinesi con Hong Kong che perde lo 0,48%, Shanghai lo 0,53% e Shenzhen lo 0,86%. Seul cede invece lo 0,21% mentre Sydney è poco mossa (-0,07%). I futures sull’Europa sono in positivo. Lo sguardo è sempre rivolto all’Italia e alla formazione del nuovo governo a cui sta lavorando il premier incaricato Giuseppe Conte. Tra i dati macro attesi, l’ifo dalla Germania, il pil del Regno Unito e la bilancia commerciale italiana. In agenda poi la riunione dell’Ecofin. Dagli Stati Uniti previsti ordinativi bene durevoli, fiducia Michigan e il discorso del presidente della Fed, Jerome Powel.