Storica medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020 con la staffetta 4×100 stile libero maschile. Gli azzurri si piazzano dietro ai fortissimi statunitensi e firmano il nuovo record italiano in 3’10″11. Il quartetto azzurro formato da Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo supera di un soffio l’Australia che si deve accontentare del bronzo con il tempo di 3’10”22.
L’argento conquistato oggi nella capitale giapponese scrive una pagina indelebile nella storia del nuoto italiano. Nessuno alla vigilia pensava che il quartetto azzurro potesse salire sul podio: restava un sogno che si è avverato per i colori italiani. Prima di loro erano riusciti a conquistare una medaglia nella staffetta di stile libero Massimiliano Rosolino, Filippo Magnini, Simone Cercato ed Emiliano Brembilla ma erano le Olimpiadi di Atene del 2004. Un digiuno lungo 17 anni.
“E’ una gioia incredibile. Non ci sono parole, non so descrivere questo momento, abbiamo scritto una bella pagina della storia dello sport italiano”, dice a fine gara Lorenzo Zazzeri. “Sono felicissimo di far parte di questo gruppo: siamo uniti, ci siamo abbracciati anche prima di partire, eravamo convintissimi di poter fare una grande gara”. “Siamo felicissimi, siamo stati veramente bravi, una grande staffetta -dice ai microfoni della Rai Alessandro Miressi – Siamo veramente contenti e felici di questo argento”.
“Sapevamo di avere una buona possibilità di medaglia – aggiunge Ceccon-. Ho fatto la scelta di fare entrambe le gare, dato che ero andato bene nel dorso non potevo che fare altrettanto in staffetta. L’argento olimpico non è una cosa da tutti i giorni”. “Per me -conclude Frigo – era impensabile soltanto tre anni fa essere qui e ora arriva addirittura una medaglia”.
Il nuoto regala all’Italia una ulteriore gioia con bronzo di Nicolò Martinenghi conquistato nei 100 rana. L’atleta di Varese porta la rana sul podio olimpico ventuno anni dopo Sydney 2000, quando Domenico Fioravanti e Davide Rummolo conquistarono oro e argento. “Ancora non mi rendo conto di cosa sia. E’ una cascata di emozioni non ci credevo troppo prima della gara, ma ho cercato e voluto da tempo questa medaglia. Mi sono sognato gli ultimi 15 metri tante volte in allenamento. E’ favoloso”, dice il nuotatore italiano.
Grande soddisfazione arriva dallo stato maggiore della spedizione italiana a Tokyo.
“Due medaglie pesantissime. Se quella di Nicolò Martinenghi potevamo aspettarcela quella d’argento della 4×100 stile libero è leggendaria”, dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, dal Tokyo Aquatics Centre. “I ragazzi sono stati bravissimi tutti e cinque, anche Santo Condorelli che ha dato il suo contributo in batteria. La lucidità e la forza con cui sono rimasti sempre lì è impressionante. Complimenti a tutti loro e alla Fin”, aggiunge Malagò.
“Oggi è una bella giornata, l’argento della staffetta 4×100 è storico e per nulla scontato, come il bronzo di Martinenghi. Tutti i ragazzi sono stati bravi. Per quanto riguarda le staffette è la prima volta che arriviamo così in alto sul podio. Noi miravamo in alto e l’argento va bene, gli americani non erano avvicinabili”. Sono le parole del presidente della Federnuoto Paolo Barelli, dopo l’argento della staffetta 4×100 stile libero azzurra e il bronzo nei 100 rana di Nicolò Martinenghi.