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Lo spettacolo Stai Zitta! in scena alla Sala Umberto di Roma, diretto da Marta Dalla Via e tratto dall’omonimo libro di Michela Murgia, esplora i meccanismi sottili e pervasivi con cui la società italiana tenta di ammutolire le donne, evidenziando le ingiustizie radicate nel linguaggio quotidiano. Con le attrici Antonella Questa, Valentina Melis e Letizia Bravi, lo spettacolo si propone come un’esperienza teatrale impegnata e ironica, che punta a smantellare i più comuni stereotipi di genere attraverso un testo diretto e potente.
Le interpretazioni delle tre attrici sono il vero punto di forza: Antonella Questa, Valentina Melis e soprattutto Letizia Bravi danno vita a tre personaggi ben definiti – Vera, Martina e Letizia – che rappresentano modi diversi e complementari di affrontare gli stereotipi e le aspettative sociali legate al femminile. La scena è quasi spoglia, con scenografie e costumi minimi, ma l’energia del testo e l’espressività delle attrici riempiono lo spazio. Il dinamismo è affidato alla continua alternanza tra monologhi e dialoghi corali, creando un ritmo serrato che tiene viva l’attenzione del pubblico.
La colonna sonora, scelta con cura, diventa un elemento trainante dello spettacolo, sottolineando i momenti più intensi e offrendo spunti di riflessione e comicità. Divertentissima la modalità di Letizia, che comunica spesso attraverso frammenti di testi di canzoni, aggiungendo una nota surreale e ironica alla narrazione. In parallelo, l’evoluzione di Martina culmina in un ballo liberatorio, mentre Vera sperimenta finalmente un momento di intimità autentica, concedendosi un primo “vero orgasmo” che rappresenta la liberazione dai tabù interiorizzati.
Alla fine, ciascuna delle protagoniste abbassa le proprie difese e lascia intravedere un’umanità comune, rendendo palpabile la solidarietà tra le tre donne. La scena finale è un momento di catarsi che lascia emergere le sfumature emotive delle protagoniste, avvicinando ancora di più il pubblico alla loro lotta per una rappresentazione femminile più autentica. In questo spettacolo, ogni elemento – dalla regia alla sceneggiatura, fino alle interpretazioni e alla scelta musicale – converge per creare un’esperienza che diverte e fa riflettere, offrendo una critica sottile e intelligente al patriarcato e ai suoi pregiudizi.
Barbara Lalle
