Il Ministro della Saluta frena sul metodo Stamina. Ai microfoni della trasmissione di ‘Prima di tutto’ su Rai radio 1, Beatrice Lorenzin gela tutti i pazienti che hanno riposto speranze nel protocollo che Davide Vannoni, presidente di Stamina foundation, presenterà ad inizio agosto al ministero della Salute. I pazienti, dice il ministro, “non devono pensare a Stamina come un metodo di cura perché non lo è. Sbaglia chi, in deroga alle norme vigenti a alla sospensione del Tar per quanto riguarda gli ospedali di Brescia, continua ad autorizzare pazienti a sottoporsi a delle cure che non sono tali, è un grande errore che crea confusione e illusioni nella fascia di popolazione affetta da malattie rare o incurabili”. Per la Lorenzin il trattamento, per ora, non “è una cura” perché “deve essere sperimentato e ancora non è chiaro per quali malattie potrebbe essere efficace”. Insomma siamo cauti, è il messaggio del ministro, perché non bisogna alimentare aspettative in pazienti che poi non troveranno un effettivo ed efficace risultato da un punto di vista medico. Ed occorre anche evitare eventuali speculazioni economiche alle spalle di Stamina. “Di fronte a vicende come questa che riguardano la sperimentazione di cure per malattie rare con metodologie non ortodosse – è l’allarme lanciato dal ministro della Salute – è evidente che ci possano essere interessi economici in agguato”.