Staminali, via libera del Senato al decreto Balduzzi

Un passo avanti nel campo della sperimentazione medica. Si riaccende la speranza per chi non ha alcuna possibilità di guarigione se non le cure con le staminali. E da oggi non bisognerà volare all’estero, o appellarsi al buon senso del medico di turno. I trattamenti terapeutici a base di cellule staminali, sono da oggi legali anche in Italia. Il Senato, infatti ha votato quasi all’unanimità, disegno di legge n. 298-B, che reca la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, il cosiddetto decreto Balduzzi, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria. Sono stati 259 i voti favorevoli, 2 contrari e 6 astenuti. L’articolo 2, che concerne i medicinali per le terapie avanzate, autorizza le strutture pubbliche a completare i trattamenti a base di cellule staminali mesenchimali avviati su singoli pazienti. In base alle modifiche introdotte dalla Camera dei deputati, è previsto che il ministero della salute, avvalendosi dell’Agenzia italiana del farmaco e del Centro nazionale trapianti, promuova lo svolgimento di una sperimentazione clinica, coordinata dall’Istituto superiore di sanità, da concludere entro diciotto mesi; è inoltre istituito, presso il ministero della salute, un Osservatorio sulle terapie avanzate con cellule staminali mesenchimali, con compiti consultivi e di proposta. L’articolo 1, invece, riguarda gli ospedali psichiatrici giudiziari e differisce al primo aprile 2014 il termine per il completamento del processo di chiusura. Prevede inoltre l’intervento sostitutivo del Governo in caso di inadempienze delle Regioni e puntualizza aspetti riguardanti il riparto delle risorse, che dovranno servire al potenziamento dei servizi di salute mentale sul territorio. Dopo la discussione generale, svoltasi nella seduta pomeridiana di ieri, sono intervenuti oggi in replica la relatrice, senatrice De Biasi (PD), e il Ministro della salute Beatrice Lorenzin, che hanno espresso apprezzamento per l’equilibrio raggiunto nel testo tra la libertà di cura e la fondatezza della ricerca scientifica, la continuità terapeutica e il rigore della sperimentazione. Sono stati accolti due atti di indirizzo: l’ordine del giorno della senatrice Mattesin (PD) e altri, che impegna il Governo a verificare che le Regioni garantiscano il rientro nei territori di provenienza di tutti gli internati negli ospedali psichiatrici giudiziari e adottino misure concrete per il potenziamento dei Dipartimenti di salute mentale. L’ordine del giorno a prima firma della senatrice Dirindin (PD), sottoscritto anche dal Gruppo della Lega Nord, che impegna il governo a recepire la normativa europea sui medicinali per terapie avanzate. Il mancato adeguamento alle norme comunitarie, infatti, è all’origine del contenzioso giudiziario sulle attività terapeutiche per pazienti affetti da patologie neurodegenerative.

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