La See (Società europea di edizioni) che edita “Il Giornale” si aspetta di chiudere il 2013 con una perdita di circa 3,5 milioni di euro. Per questo motivo l’azienda che fa capo a Paolo Berlusconi ed ha come consiglieri il presidente Mediaset Fedele Confalonieri ed il direttore generale dell’informazione del Biscione, Mauro Crippa, ricorre ancora una volta allo stato di crisi. Saranno ridotti i giornalisti presenti nella redazione con il prepensionamento di 23 di essi. E’ il terzo stato di crisi avviato dopo che il 2010, il 2011 ed il 2012 si erano chiusi in perdita per svariati milioni di euro. Non sarà sufficiente il recente aumento di prezzo che ha portato il costo del quotidiano di via Negri a Milano da 1,2 a 1,3 euro. Nel 2014 i conti saranno alleggeriti anche da altre riduzioni sulle spese del personale, come quelle provenienti dai poligrafici. La struttura dei costi ha beneficiato lo scorso anno della cessione della redazione di Genova. La sede distaccata è passata poi al Polo grafico del Piemonte, un’operazione giudicata per illegittima e fuori dal contratto e per il sindacato dei giornalisti, la Fnsi, non ha precedenti nella storia dell’editoria italiana. Il Giornale, a dire il vero, risparmia anche sulla carta su cui vengono stampati gli articoli, visto che il numero delle pagine è calato.