Non è la prima volta che si discute della possibile malattia di Putin di cui si parla da mesi. La teoria fino ad ora più gettonata è quella del cancro e su questo argomento anche alcuni media russi indipendenti si erano mostrati piuttosto sicuri. Ad aggiungere un tassello in più ci pensa un video di ieri che mostra il presidente russo durante un colloquio con Sergei Shoigu, ministro della Difesa russo.
Nel video in questione, che nelle ultime ore gira in rete, ed anche in diversi frammenti di immagini da esso estrapolati, viene analizzata la fisicità del presidente russo. Per prima cosa Putin appare fuori forma, gonfio in faccia e sbracato sulla poltrona. Il filmato in questione, che è stato trasmesso addirittura dalla tv pubblica russa, mostra infine la mano di Putin poggiata forzatamente sul tavolo in posizione poco naturale. Il presidente russo sembra quasi aggrapparsi al tavolo e sorreggersi.
⚡️#Putin called the storming of #Azovstal's industrial zone in #Mariupol unreasonable and ordered its cancellation. pic.twitter.com/ieGFVIqqEr
— NEXTA (@nexta_tv) April 21, 2022
Sul web sono partite diverse teorie sul perché Putin si aggrappi al tavolo e al riguardo si sono espressi anche esperti. Qualcuno ha ipotizzato che il presidente russo volesse nascondere un tremore.
Riguardo il presunto tremore nascosto questa teoria seguirebbe una voce degli ultimi mesi che vedeva Putin malato di Parkinson. Il politologo russo, Valery Solovei, ex professore dell’Istituto di relazioni internazionali di Mosca, in passato aveva detto che il presidente russo avrebbe lasciato il suo incarico in anticipo per gravi problemi di salute. Alcuni giornalisti d’inchiesta russi indipendenti recentemente avevano invece parlato di cancro alla tiroide.
Al momento tutte queste rimangono solo voci. Il Cremlino ha sempre smentito ogni teoria e le prove sulla malattia non sono quindi ad oggi confermate.
Altro mistero è rappresentato dalle morte degli oligarchi russi. Parliamo di Serghej Protosenia, ex top manager di Novatex è stato trovato morto in Spagna. Un altro oligarca russo con una fine tragica. Questa volta con una distanza di sole 24 ore dalla scoperta di Vladislav Avayev, ex vice-presidente di Gazprombank. Aumenta il mistero intorno a queste figure vicine al Cremlino.
E’ successo nella villa di Lloret de Mar, sulla costa di Barcellona in Spagna dove l’oligarca russo stava trascorrendo le festività pasquali. Sergey Protosenya si è suicidato dopo aver ucciso la moglie Natalya, 53 anni, e alla figlia Maria, 15. L’uomo è stato trovato impiccato, mentre la moglie e la figlia avevano sul corpo segni di accoltellamento. A trovare i cadaveri è stato l’altro figlio che si trovava in Francia, nella residenza abituale della famiglia russa.
Protosenya era l’ex vicepresidente di Novatek, azienda produttrice di gas naturale liquefatto, una delle più importanti al mondo. Secondo le stime, questa posizione avrebbe giovato all’oligarca un patrimonio di 440milioni di euro. Dove sono stati trovate le vittime, nella villa spagnola c’erano sei automobili di lusso e diverse mazzette da 10.000 euro ciascuna. Sulla scena del crimini è stato trovato un coltello e un’ascia insanguinate.
L’ipotesi più accreditata dagli investigatori è quella di omicidio-suicidio. La mamma e la figlia sarebbero state assassinate nel sonno, i corpi infatti sono stati trovati nelle stanze da letto. Il corpo di Protosenya è stato trovato in giardino impiccato con le armi vicino.
Non è il primo caso di omicidio o suicidio di oligarca russo in questi mesi di guerra. Il secondo a distanza di sole 24 ore. A Mosca, 24 ore prima, Vladislav Avayev, ex vice-presidente di Gazprombank, ha ucciso moglie e figlia con una pistola Stechkin, in dotazione ai servizi segreti e forze speciali russe, per poi uccidersi con la stessa arma. Il mistero intorno agli oligarchi russi si infittisce, forse scelgono questa strada per non finire uccisi dal loro stesso governo o finire nel mirino delle sanzioni occidentali.