E’ svolta nelle indagini sulla trattativa Stato – mafia. Il gup di Palermo Pier Giorgio Morosini ha infatti disposto il rinvio a giudizio per i dieci imputati dell’udienza preliminare sull’inchiesta relativa alla negoziazione avvenuta all’indomani della stagione delle delle bombe del ’92 e del ’93, tra lo Stato italiano e la mafia per giungere ad un accordo che avrebbe previsto la fine della stagione stragista in cambio di un’attenuazione delle misure detentive previste dall’ articolo 41 bis. Nel mirino ci sarebbero ex ufficiali del Ros, capimafia, Massimo Ciancimino, il senatore Marcello Dell’Utri e l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino. Il processo comincerà il 27 maggio prossimo davanti alla Prima sezione della Corte d’Assise di Palermo. Per gli ex ufficiali del Ros Antonio Subranni, Mario Mori e Giuseppe De Donno, per i capimafia Totò Riina, Leoluca Bagarella, Antonio Cinà, per il pentito Giovanni Brusca e per Dell’Utri l’accusa è violenza o minaccia a corpo politico dello Stato. Ciancimino è accusato di calunnia e concorso in associazione mafiosa, mentre Mancino di falsa testimonianza. Ad ascoltare la decisione del gup per la Procura c’erano l’aggiunto Vittorio Teresi e i pm Nino Di Matteo, Lia Sava e Roberto Tartaglia.
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