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Sono materie prime il litio, il cobalto e le terre rare che servono per la transizione ecologica e i e le industrie lo sanno bene quanto sia fondamentale, anzi indispensabile averne riserve, Stellantis lo sa. Questo è dimostrato come stiamo aumentando sempre di più gli accordi di cooperazione con questo tipo di società. O con l’intento di entrare in prima persona sul servizio. La prima società ad effettuare un grandissimo investimento di carattere economico finanziario a monte della filiera del litio è la società suddetta in precedenza. La società ha stipulato una collaborazione con la società australiana Vulcan Energy che entra come gruppo. Grazie ad una partecipazione dell’8%, per così essere il secondo azionista di maggioranza.
Parlando dei termini, è stato sancito che Stellantis collabori 50 milioni di euro per dare circa 11,45 milioni di azioni alla Vulcan, date nel quadro di un aumento di capitale riservato proprio per questo. La società australiana usufruirà dei proventi del progetto per aumentare l’introduzione della Zero Carbon Lithium. Parliamo quindi di sfruttamento di brine geotermiche situate nell’Alta Valle del Reno, in terra tedesca, già oggetto di un precedente collaborazione della durata di cinque anni per la fornitura, a partire dal 2026, di idrossido di litio. Parliamo di un circa di 81 mila e con un incremento massimo di 99 mila tonnellate di certo non poco. L’accordo tra Stellantis e Vulcan sarà fino al 2035.
