Stoccolma. Schiaffo al figlio, va in galera

Maltrattamento su minori. Con questa accusa un consigliere comunale di Canosa di Puglia, in provincia di Bari, finisce in carcere a Stoccolma, in Svezia. Quel capriccio del figlioletto punito con uno schiaffo gli è costato caro: tre giorni di vacanza trascorsi al fresco della galera. Per il governo svedese, Giovanni Colasante, consigliere comunale eletto con una lista civica di centro destra, ha commesso una “colpa” che costituisce un reato da punire con il carcere. Non è ancora chiaro se l’uomo sia stato visto schiaffeggiare il figlioletto 12enne da alcuni clienti mentre entrava in un ristorante di Stoccolma che avrebbero poi chiamato gli agenti, o se sia stato notato proprio dalle forze dell’ordine nell’atto di dare la sberla al figlio. Nel giro di pochi minuti è stato circondato, ammanettato e accompagnato al posto di polizia con l’accusa di maltrattamenti su minori. La legge svedese vieta ai genitori di alzare le mani sui figli. Colasante, eletto con una lista civica di centrodestra a Canosa di Puglia, sarebbe dovuto partire insieme alla sua comitiva per una crociera tra i fiordi, ma ha passato invece tre giorni nel carcere di Stoccolma. Venerdì scorso è stato scarcerato ma è obbligato a rimanere in Svezia per ottemperare agli obblighi in vista dell’udienza in programma per martedì prossimo. Vacanze finite per il figlio e i compagni di viaggio rientrati nella cittadina pugliese.

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