Giro di vite contro i maxi conguagli nelle bollette dell’energia elettrica. Le fatture ora si prescriveranno in due anni e non più in cinque. Non solo: in caso di bollette pazze i pagamenti saranno sospesi. Nel mezzo delle polemiche sulle morosità in bolletta, arriva finalmente una buona notizia per gli utenti dell’energia: l’Autorità dell’Energia ha, infatti, dato attuazione alle norme previste nella Legge di Bilancio che si applicano alle fatture di energia elettrica con scadenza successiva al 1° marzo.
Si pone così un argine ai ritardi nella fatturazione da parte dei venditori o nella fatturazione di maxi conguagli per la mancata disponibilità di dati effettivi per un periodo particolarmente rilevante. Con la prescrizione breve il cliente potrà pagare soltanto gli ultimi 24 mesi fatturati. In capo al venditore l’obbligo di informare i sulla possibilità di optare per questa via contestualmente all’emissione della fattura e, comunque, almeno 10 giorni in anticipo rispetto alla scadenza dei termini di pagamento. Inoltre, nel caso di ritardo del venditore nel fatturare i conguagli per consumi riferiti a periodi maggiori di due anni, il cliente è legittimato a sospendere il pagamento, previo reclamo al venditore e qualora l’Antitrust abbia aperto un procedimento nei confronti di quest’ultimo.
Pagamenti sospesi e diritto al rimborso di quelli già versati se il procedimento Agcom si conclude con l’accertamento di una violazione.