Basta ‘inchini’ dei giganti del mare davanti a San Marco. Le grandi navi da crociera dovranno dire addio al passaggio scenografico di fronte al centro storico di Venezia, e ripiegare su un approdo a Marghera. Lo ha deciso a Roma il ‘Comitatone’ interministeriale per Venezia, dopo sei anni di discussioni e polemiche, che hanno diviso i sostenitori del turismo, e del business, a tutti i costi, e chi considera un rischio troppo grande per la città il transito di questi colossi a pochi metri da Palazzo Ducale.
Soddisfatto il sindaco Luigi Brugnaro, che pochi mesi fa aveva dovuto rassicurare l’Unesco dopo il warning a Venezia sull’assalto turistico e il problema crociere.
Il piano per l’estromissione dei colossi del mare da San Marco prevede delle sotto-soluzioni a seconda del tonnellaggio delle crociere: le super-navi seguiranno il percorso Malamocco-Canale Petroli-Marghera; quelle tra 55mila e 96mila tonnellate – tipologia che il mercato crocieristico considera ormai obsolete – faranno lo stesso percorso, ma potrebbero proseguire per il Canale Vittorio Emanuele – qui bisognerà capire se il progetto dovrà sottostare alla Via -, e da qui raggiungere l’attuale porto della Marittima.
Le navi extra-lusso, di categoria più piccola e ‘green’, continueranno ad arrivare alla Marittima.
Finalmente, ha detto il governatore Luca Zaia, c’è un piano di lavoro per le grandi navi fuori dalla Giudecca e dal bacino di San Marco. La Marittima sarà destinata ad accogliere il turismo luxury che porta valore.
Il nuovo ‘atto di indirizzo del Comitatone’ è stato bocciato invece dagli ambientalisti e dal movimento ‘No Grandi navi-laguna bene comune’, il quale ha parlato della peggiore soluzione possibile.
Netto il giudizio negativo dei deputati veneti del M5S (Spessotto, Da Villa, Cozzolino), per i quali il trasferimento delle grandi navi a ridosso dell’area industriale di Marghera è una scelta sbagliata che danneggerà in maniera irreversibile l’equilibrio morfologico laguna.
Con la decisione sulle grandi navi, dal Comitatone è arrivata anche il tanto atteso riparto dei finanziamenti della legge Speciale per Venezia pari a 70 milioni, di cui 20 milioni disponibili a breve dopo l’incontro di oggi.