Stop di Papa Francesco alle apparizioni dei santi: stretta sul soprannaturale

Negli ultimi tempi le religioni, ivi compresa quella cattolica, stanno attraversando un momento storico complicato. Il tema è complesso e coinvolge molteplici aspetti della società contemporanea. Alcuni dei fattori principali che contribuiscono a questa crisi, soprattutto nei Paesi occidentali, includono l’influenza di una scienza in grado di dare risposte sempre più concrete e gli scandali di varia natura interni alla Chiesa.

In questo clima tutt’altro che sereno e con i fedeli che spesso scelgono di allontanarsi dalla religione, lo stop del Papa in merito alle apparizioni dei santi e sul soprannaturale potrebbe rappresentare un tentativo di restituire un po’ di credibilità a un’istituzione che ha finito per perderla, spesso nemmeno per colpe strettamente legate al cristianesimo in sé, o comunque non sempre per responsabilità dirette di esponenti ecclesiastici.

Solo il Papa potrà decidere cos’è “soprannaturale”: i motivi

Un intervento necessario che potrebbe contribuire a fissare un tassello importante contro il declino delle istituzioni religiose e per scongiurare la poco probabile (ma temuta) fine della Chiesa. I recenti casi di visioni celestiali spesso mal digeriti dalla curia hanno richiesto una risposta netta, una presa di posizione che dicesse in modo chiaro ai fedeli cosa è opportuno fare, affinché la Chiesa torni a essere la guida che da due millenni si prefigge di essere.

Basti pensare a uno dei casi di cronaca più chiacchierati degli ultimi anni, quello della Madonna di Trevignano: la Chiesa cattolica ha sempre preso le distanze da quanto viene raccontato nel trevigiano, ma mai in modo netto e perentorio. Una ambiguità che, alla lunga, deve avere influito anche sulle scelte del Papa.

Il dettame di Francesco imbocca ora una direzione chiara messa a disposizione dei propri seguaci: solo il Papa, infatti, può determinare cos’è “soprannaturale”. Il nuovo documento è stato licenziato dal Dicastero per la Dottrina della Fede, guidato dal cardinale Victor Manuel Fernandez. Il Vaticano chiarisce così l’approccio con cui accostarsi a una serie di fenomeni, tra cui apparizioni, visioni e fenomeni inspiegabili, che tanto clamore suscitano in una parte del popolo cristiano.

Nel documento, controfirmato da Papa Francesco, si restringe il campo della soprannaturalità dei fenomeni: né il vescovo locale né il Vaticano stesso potranno più emanare una dichiarazione circa la soprannaturalità dell’evento. Al massimo potrà esserci la concessione di un nulla osta, mentre il riconoscimento della veridicità sull’accaduto spetta solo al Papa in via del tutto eccezionale.

Cosa cambia per le apparizioni dei santi, i veggenti e i fedeli

La nuova norma cambia le regole che perduravano fin dal 1978. In questo modo il Dicastero della Dottrina della Fede assume una maggiore responsabilità. Se da un lato resta fermo che il discernimento è compito del Vescovo diocesano, dall’altro sarà il Dicastero a dare l’approvazione finale, dopo essere stato consultato. Il provvedimento si è reso fortemente necessario, a seguito del moltiplicarsi dei fenomeni ritenuti “soprannaturali”, sempre più frequenti in molte regioni e Paesi.

Fino ad oggi la decisione, anche la prima affidata al vescovo locale, era tra due opzioni: il riconoscimento o meno della soprannaturalità. Ma, limitandosi a questa scelta, dal 1950 sono stati risolti ufficialmente non più di sei casi, nonostante l’aumento dei casi nel corso dei decenni. Il Vaticano si dota di diverse sfumature, che porteranno alle possibili pronunce della Chiesa sulle apparizioni. Oltre al citato nulla osta, ci sarà una valutazione della confusione e dei rischi, degli elementi critici e delle persone che fanno un uso improprio del fenomeno, fino alla dichiarazione di non soprannaturalità. Come accennato il riconoscimento dell’evento soprannaturale non è nell’elenco, perché questo spetterà in via eccezionale solo a Papa Francesco.

Nelle nuove norme sulle apparizioni il Vaticano chiede che nella fase di discernimento si ponga un freno al clima sensazionalistico che spesso accompagna i presunti fenomeni soprannaturali. Una delle indicazioni ai Vescovi del Dicastero per la Dottrina della Fede nel documento controfirmato dal Papa è quella di contenere manifestazioni religiose confuse, al fine di non alimentare un clima sensazionalistico.

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