La Turchia ha attaccato gli Emirati Arabi per aver siglato un accordo con Israele sulla normalizzazione delle relazioni: “tradiscono la causa palestinese”, ha affermato il ministero degli Esteri di Ankara in una nota. “Gli Emirati Arabi Uniti stanno cercando di presentare questa intesa come una sorta di sacrificio per la Palestina, ma al contrario stanno tradendo la causa palestinese per servire i loro interessi particolari”, si aggiunge nel comunicato. L’Iran ha condannato l’accordo tra Israele ed Emirati Arabi. E’ stato un atto di “stupidità strategica da parte di Abu Dhabi e Tel Aviv che senza dubbio rafforzerà l’asse della resistenza nella regione”, ha affermato il ministero degli esteri di Teheran in una nota. “La popolazione oppressa della Palestina e tutte le nazioni libere del mondo non perdoneranno mai la normalizzazione delle relazioni con il criminale regime di occupazione israeliano e la complicità con i suoi crimini”, si aggiunge.
‘Storico’. Donald Trump definisce così “l’accordo di pace” tra Israele e Emirati Arabi che annuncia su twitter cogliendo tutti di sorpresa, compreso lo stesso premier Benyamin Netanyhu che lascia a metà una riunione di gabinetto sul coronavirus. Un accordo che passa per l’avvio delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi che come prima conseguenza ferma i controversi progetti di annessione di parti della Cisgiordania, perseguiti dallo stato ebraico. Togliendo dal tavolo, almeno per ora, un macigno su ogni possibile ripresa dei colloqui di pace con i palestinesi. Ma Hamas e la Jihad islamica da Gaza gridano al “tradimento”, mentre l’Autorità nazionale palestinese del presidente Abu Mazen respinge “con forza” l’intesa e chiede “una immediata” riunione di emergenza della Lega Araba e dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica. “Questo passo – sostiene Abu Mazen – mina l’iniziativa per la pace araba, le decisioni dei vertici arabi e islamici, la legittimità internazionale e l’aggressione contro il popolo palestinese”.
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