Strage a Boston, 3 morti. Dall’Italia solidarietà agli Usa

Lo sport come aggregazione, un anello di congiunzione tra popoli, anche a livello internazionale. Ma a volte non è così. A volte si trasforma in tragedia, in vero e proprio orrore. E’ quello che è accaduto a Boston dove sono esplose due bombe. Al momento  il bilancio è salito a  tre vittime, tra cui un bambino di 8 anni, e oltre 140 feriti, di cui almeno 19 gravi.  Oltre 10 le amputazioni. In molti casi sono stati estratti cuscinetti a sfera dai corpi dei feriti. Tre persone hanno perso la vita, compreso un bimbo di 8 anni che aspettava il padre vicino al traguardo.

Ora  delle indagini  si sta occupando l’FBI, come avviene per gli attentati terroristici. Fino a ieri notte nessuno e’ stato fermato, almeno secondo le dichiarazioni del commissario di polizia, Edward Davis, che ha smentito le indiscrezioni di stampa su un sospettato straniero, ferito, che sarebbe stato interrogato al Brigham and Women’s Hospital di Boston.  “Non c’e’ alcun sospettato e nessuno e’ stato preso in custodia”, ha tenuto a precisare Davis mentre l’agente speciale dell’FBI, Richard DesLauriers, ha preferito non rispondere ai cronisti che lo incalzavano sui possibili sospettati. “Sui dettagli investigativi – ha detto – non intendo fare commenti”. Il prossimo punto stampa e’ in programma per oggi alle 9.30, cioe’ alle 15.30 in Italia.

Molti bambini feriti. Purtroppo ci sono molti bambini tra i feriti: l’ospedale pediatrico della citta’, il Children’s Hospital, ha accolto un’ondata di piccoli pazienti. Uno e’ un bambino di 2 anni con una ferita alla testa, ricoverato in terapia intensiva. Un’altra una ragazza di 9 anni che ha subito un trauma alla gamba cosi’ pesante da trascorrere ore in camera operatoria. In tutto 9 i bambini ricoverati: tra gli altri un adolescente di 14 anni; una ragazzina di 10, un’altra con un femore rotto, un bimbo di 7 anni con una ferita alla gamba. Tutti gli ospedali di Boston sono in allerta e hanno richiamato in servizio decine di medici di pronto soccorso.

Polizia indaga in Periferia. Qualche ore dopo il sanguinoso attentato la polizia di Boston e un gruppo di agenti federali hanno perquisito un appartamento in un sobborgo di Boston, nel quartiere di Revere. Le forze di sicurezza, tra i quali anche uomini della Homeland Security e del servizio immigrazione, sono scese in forze nell’area, a circa 8km dal centro della citta’. Una fonte anonima ha assicurato alla stampa americana che la perquisizione e’ da collegare alle esplosioni di poche ore prima alla maratona. Gli abitanti degli edifici hanno raccontato di esser stati lasciati al buio.

Intanto è allerta negli Usa. Negli Stati Uniti e’ massima allerta. “Americani siate vigili”, e’ stato l’appello lanciato nella notte dal ministro della Sicurezza Interna, Janet Napolitano, mentre sono state rafforzate le misure di sicurezza anche a New York, Washington, San Francisco, Los Angeles, Denver e Seattle. Pattuglie antiterrorismo sono state dispiegate nei luoghi simbolo di Manhattan e davanti ai principali alberghi della Grande Mela mentre e’ stata cordonata l’area intorno alla Casa Bianca.  Boston oggi restera’ blindata, ha annunciato il governatore del Massachussetts.

Una tragedia quella di Boston,  che ha scosso il mondo e che non lascia indifferenti leader mondiali. Il presidente della Repubblica italiano  Giorgio Napolitano si è detto solidale con Obama, esprimendo inoltre “sdegno” per l’attacco terroristico di Boston. “Hanno colpito – spiega – dove le nostre società sono più vulnerabili, perché impegnate nella quotidiana costruzione di una serena convivenza civile. Tuttavia – aggiunge – nessun atto di violenza ci impedirà di tenere fede ai nostri valori e alla nostra fiducia nella libertà, nella democrazia e nello stato di diritto”.Anche il Papa ha inviato un messaggio di cordoglio per le vittime dell’attentato di ieri a Boston, inviato a suo nome all’arcivescovo di Boston Sean Patrick O’Malley dal segretario di Stato, Tarcisio Bertone. Il Papa si dice tra l’altro ‘profondamente addolorato dalla notizia” di questa “tragedia senza senso”.

Il premier italiano Mario Monti ha invece espresso “ferma condanna” per gli attentati compiuti alla maratona di Boston, definendoli “un vile atto di violenza che suscita sdegno, e lascia impressionati per il suo carico di sofferenza e di orrore”. “In questi momenti così tragici – prosegue Monti – siamo profondamente vicini al Governo e al popolo americano, con sentimenti di fraterna solidarietà. Rivolgo in particolare – afferma Monti – un pensiero di profondo cordoglio ai familiari delle vittime, e desidero far giungere il nostro più sincero augurio ai feriti”. “Sono certo – conclude Il senatore a vita- che anche in queste dolorose circostanze l’America saprà reagire riaffermando i valori fondamentali della sua grande civiltà”.

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